Non staremo qui a raccontare l’agghiacciante regime che soffoca la popolazione della Corea del Nord. Qui di seguito tre particolari che ci ha raccontato una persona che ha avuto l’occasione di visitare il paese recentemente:
- quando un cittadino della Corea del Nord entra in una stanza nella quale v’è un ritratto del dittatore Kim Jong-un, non può mai dare le spalle al ritratto: naturalmente il ritratto del grande capo è praticamente in ogni stanza del paese
- alle sei del pomeriggio l’elettricità viene sospesa e le persone vanno a dormire
- non è mai consentito guardare negli occhi quello che noi definiremmo il “caporale” della polizia governativa: polizia governativa che è ovunque e controlla e tiene sott’occhio qualsiasi movimento dei cittadini. Ebbene, nessun cittadino può guardare negli occhi i moltissimi “caporali” che coordinano le guardie governative.
Per avere un ulteriore quadro, in questo articolo (del 2017) di AdnKronoso sono elencate 10 atrocità del regime
Per un quadro completo sul regime di Kim Jong-un si veda la pagina di Wikipedia.
Infine, il nucleare. Il regime della Corea del Sud, notoriamente sospettato di essere manipolato dalla Cina, ha decretato nel Settembre del 2022 di poter scatenare attacchi preventivi con armi nucleari. Consigliamo di leggere questo report eseguito dall’inserto InsideOver de ilGiornale, per ben comprendere la pericolosa e insieme grottesca situazione della detenzione atomica da parte di Kim Jong-un.
La dittatura di Kim Jong-un è un crogiolo di bizzarrie senza precedenti. Una megalomania che non conosce limiti e che sfocia in una patetica e delirante propaganda wanna-be occidentale che nessuna sceneggiatura di Hollywood saprebbe immaginare.
In queste ore sta generando una certa ilarità il video nel quale il dittatore nord-coreano ha chiesto di esaltare la virilità del maschio militare locale. In occasione del 75° anno della nascita dell’esercito nordcoreano, Kim Jong-un ha voluto diffondere questa clip. Il risultato è meglio di molti soft-porno di OnlyFans. Ragazzi a torso nudo esibiscono addominali e si bagnano corpi muscolosi lanciandosi secchiate d’acqua, spaccano blocchi di ghiaccio, rompono catene dalle quali sono legati (ma perché? perché?), indossano maschere sadomaso (cioè no, militari), sollevano enormi mazze di legno, accarezzano cannoni e imbracciano fucili, si calpestano l’un l’altro.
Un trionfo di omoerotismo involontario, o forse inconscio. O forse, come già altri atroci regimi della storia umana, la dittatura nordcoreana è così innamorata della forza, da esaltare quella brutalità che altrove la cinematografia – ormai anche quella domestica grazie a telefonini e piattaforme di self-publishing – ha reso una patinata fonte di contenuti pornografici.
Ma non è finita. Circa un mese fa era stato pubblicato il video di una immensa parata militare nella quale l’orchestra di stato, con tanto di coriste e coristi, interpreta in chiave orchestrale “I want to break free” dei Queen. Non c’è altro da aggiungere, qui sotto il video. Viva la pop-culture, che tutto frulla e tutto annichilisce. Per fortuna?
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