Alessandro Zan, candidato del Partito Democratico alle Elezioni Europee dell’8-9 Giugno, e Roberto Vannacci, candidato della Lega Salvini, hanno avuto un confronto live a “Quarta Repubblica“, il talk show condotto da Nicola Porro su Rete 4.
Zan, eleggibile a Strasburgo nei collegi Nord-Est e Nord-Ovest (Veneto, Trentino-Alto-Adige, Friuli-Venezia-Giulia, Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta) ha rivolto all’ex generale dell’Esercito Italiano, candidato dalla Lega in tutte le circoscrizioni del paese, una domanda precisa, circa la propria condizione di persona omosessuale. Il deputato PD ha chiesto:
“Per lei io che sono gay, sono normale o non sono normale?”
Vannacci, che tra le affermazioni reazionarie del suo libro aveva spiegato tempo fa che a suo dire l’omosessualità dipende dal condizionamento sociale, ha confermato la sua teoria che non prevede che l’omosessualità sia considerata normale. Vannacci, su cui pesano alcune indagini, ha così risposto a Zan:
“Lei come omosessuale non rappresenta la normalità”
Sui social, Zan sottolinea l’amarezza per un’Italia che non sembra più quella “disegnata nella nostra Costituzione“. Zan si rivolge all persone che si sentano attaccate dall’onda reazionaria di estrema destra che sta divorando il paese “Lottiamo insieme con ancora più forza – scrive il deputato PD – È l’unica strada per non lasciare il nostro futuro a questa gente“.
Incalzato ulteriormente da Zan, Vannacci ha quindi sfoderato la sua weltanschauung carica di paure e fobie: “Non c’è nessuna differenza di diritti tra chi è omosessuale e chi non lo è. Dico solo che ciò che non è normale non rientra nella norma. Se avessi detto voi siete eccezionali, avrei detto la stessa cosa. Non ho mai ritrattato nulla di ciò che ha scritto. Lei Zan che è un omosessuale non rappresenta la normalità per un fatto statistico“. Per Zan si tratta di parole da “nazista“: “Hitler diceva che gli omosessuali non sono normali” ha ribattuto con fermezza il candidato simbolo del movimento LGBTIAQ+. Ma Vannacci ha proseguito con il suo approccio ultra-escludente, precisamente volto a sottolineare questioni biologiche da mescolare a sprazzi di ideologia fino a sollecitare differenze etniche: “Il pensiero unico ci ha portato a cambiare il significato delle parole – ha detto Vannacci – Io non dico che una persone di colore non è italiana, dico che i suoi tratti somatici rappresentano l’italianità“.
Per Zan si è trattato di “parole gravissime che infangano le forze armate” considerando il passato del candidato voluto da Salvini “Lei fa una discriminazione, alimenta odio” ha concluso Zan.
A Gennaio, in un’intervista per la presentazione del suo libro “E noi splendiamo, invece”, a Gay.it Zan aveva sottolineato la capacità della destra italiana capitanata da Giorgia Meloni di “normalizzare l’intolleranza“.
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