Una prima semifinale semplicemente fantastica. Per messa in scena, produzione, conduzione e abolizione totale di tempi morti. L’Eurovision 2024 di Malmo è partito fortissimo, regalando al mondo intero una diretta da urlo. Da anni non si vedeva un’impronta smaccatamente dance come quella di quest’anno, con quasi tutti i Paesi coinvolti che si sono sperticati per portare sul palco veri e propri spettacoli, il più delle volte straordinariamente esagerati, ai limiti del trash estremo.
Bambie Thug, persona non binaria in rappresentanza dell’Irlanda, ha vestito i colori della bandiera transgender dopo aver trasformato il palco in una gigantesca tavola Ouija, demone senza genere. Silia Kapsis ha confermato le vibes ultra pop di Cipro, mentre Silvester Belt, prima persona dichiaratamente queer lituana a partecipare all’evento, ha convinto persino Mara Maionchi, mai come quest’anno apparsa completamente fuori contesto nel co-condurre l’Eurovision dall’Italia. Interventi ripetitivi, banali, dalla sfiancante pochezza critica, con clamorosa gaffe nei confronti della già qualificata Germania (“Non è passata in finale“), in quanto Big Five. Più che una spalla, un peso per Gabriele Corsi.
Le ucraine Al’ona Al’ona & Jerry Heil hanno confermato tutto il loro potenziale con il brano Teresa & Maria, con la Finlandia che ha letteralmente ‘partorito’ un uomo nudo suo palco. Il Lussemburgo ha strappato il pass per la finale con un brano prodotto dal nostro Dardust, in gara anche con La Noia di Angelina Mango, con la voce sontuosa di Iolanda a far volare il Portogallo. Ma è stata la Croazia, super favorita della vigilia, a terremotare la Malmo Arena. Rim Tim Tagi Dim di Baby Lasagna fonde elementi di techno, heavy metal, pop e trap, con la forza di far tuonare uno stadio intero. La Croazia non ha mai vinto l’Eurovision, in 29 partecipazioni. Questo potrebbe davvero essere il suo anno.
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Tra gli eliminati spiccano la Polonia, con Luna che ha scimmiottato Bad Romance di Lady Gaga nei look per poi sventolare una bandiera Progress Pride una volta nel backstage, l’Azerbaigian e gli australiani Electric Fields, dichiaratamente queer. Fuori gara si sono esibiti anche 3 dei 6 Paesi già qualificati alle finali, ovvero Regno Unito, Svezia e Germania. Olly Alexander ha seminato omoerotismo in mondovisione con il suo spogliatoio post-apocalittico, mentre i gemelli Marcus & Martinus hanno ribadito tutta la forza ultra-pop del Paese ospitante, con il tedesco Isaak piacevolmente sorprendente. Tra gli ospiti, medley da applausi da parte di Benjamin Ingrosso.
Durante le prove della serata c’è stato anche un esilarante siparietto a tinte gay da parte della co-conduttrice Petra Mede, per tutta la serata perfettamente affiancata da Malin Åkerman. A un certo punto Petra si è avvicinata ad un uomo del pubblico, chiedendogli lo smartphone per spiegare ai telespettatori come utilizzare l’app ufficiale dell’Eurovision. Peccato che siano iniziate ad arrivare le notifiche Grindr. “Non so cosa fosse, ma comunque scarica questa app Eurovision. Ti restituirò semplicemente il telefono. Sembra che tu stia trascorrendo una settimana meravigliosa qui a Malmö“, ha concluso meravigliosamente Mede, per una gag perfettamente studiata che è presto diventata virale sui social, senza mai andare in onda in Italia. Presente in scaletta, è stata ‘oscurata’ dalla pubblicità Rai.
Dal punto di vita Auditel, su Rai2 la prima semifinale ha raggiunto il 9,45% di share con quasi 2 milioni di telespettatori, ovvero +1% rispetto alla prima semifinale dell’anno scorso. Esclusa l’edizione del 2022 organizzata dalla Rai in quel di Torino, è stata la semifinale più vista da quando l’Eurovision è tornato nel Bel Paese.
Giovedì andrà in scena la 2a semifinale, con il pubblico italiano che potrà finalmente votare. Ma non per Angelina Mango, che si esibirà con La Noia con la qualificazione alla finale già in tasca.
— entei (@enteinite) May 7, 2024
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