Volantini omofobi al Lazzaretto di Verona, zona storicamente friendly nel Parco dell’Adige Sud: è questa la denuncia fatta dalle associazioni veronesi Assemblea 17 Dicembre, Arcigay/Arci Pianeta Milk Verona, Circolo Pink Verona, Non Una Di Meno Verona, Azione Antifascista Verona.
“Il Lazzaretto è fin dal dopoguerra uno dei luoghi di Verona frequentati da persone gay, una zona franca deputata agli incontri – si legge nella nota stampa diffusa dalle associazioni – Un luogo che, nel corso degli anni, è stato anche oggetto di scorribande e pestaggi ai danni dei gay che lo frequentano. Ora questi volantini appesi agli alberi non lasciano presupporre nulla di buono, visti i precedenti. Li dovremmo forse considerare un avvertimento? Seguiranno azioni violente? O solo lo schiamazzo insoddisfatto di chi al Lazzaretto non è riuscito a conoscere nessuno?”.
“I volantini arrivano dopo la manifestazione dello scorso 18 agosto organizzata per rispondere all’ennesima violenza omofoba che si è consumata in città: centinaia di persone mano nella mano e con striscioni e bandiere arcobaleno hanno marciato, ballato e cantato affinché aggressioni come quella contro Andrea e Angelo avvenuta in Piazza Bra non si verifichino più. E forse non è un caso che i volantini compaiano proprio a ridosso del corteo, e che il consueto velenoso clima d’intolleranza che respiriamo a Verona torni a manifestarsi”.
I sospetti
Nella nota sono state avanzate anche alcuni sospetti sugli autori: “Da informazioni raccolte al Lazzaretto sembra che nei giorni scorsi si aggirassero nella zona alcune persone con la maglietta blu e il logo dell’Hellas Verona, che in città è sempre stato, attraverso lo stadio e la curva sud, un vivaio dell’estrema destra. Il volantino – già segnalato alla Digos – è d’altra parte firmato con un logo associato a un marchio-logo contiguo all’estrema destra: una scala con uno dei pioli trasformati in dente di lupo, simbolo adottato dal nazismo e da un certo tipo di tifoseria. La matrice è dunque chiarissima. Il testo del volantino recita: “ATTENZIONE. ZONA ALTAMENTE INQUINATA DA IMMONDIZIA ABBANDONATA E DA FINOCCHI MOLESTI”.
La nota conclude chiarendo che: “I molestatori, in questo caso, sono altri, e cioè coloro che diffondono l’odio contro le persone omosessuali e transessuali. A loro, noi rispondiamo con forza: non sui nostri corpi. “Un’aggressione omofoba è un’aggressione omofoba è un’aggressione omofoba”. Vigileremo il Lazzaretto, e se ci saranno episodi violenti o aggressioni sapremo già da che parte girarci”.