Fabri Fibra non sarà al concertone del Primo Maggio. La denuncia dell’associazione D.i.re (Donne in rete contro la violenza) ha convinto i sindacati a lasciare il rapper giù dal palco a causa dei testi delle sue canzoni, descritti come omofobi, misogini e violenti. Sotto accusa ci sarebbero in particolare due brani: Su le mani (del 2006) in cui cita il “mostro di Firenze” Pacciani e Venerdì 17 (del 2004) in cui descrive lo stupro e l’assassinio di una bambina.
Da parte nostra possiamo ricordare Non ditelo, la canzone in cui si riferiva a Marco Mengoni così: “Secondo me Mengoni è gay ma non può dirlo perchè poi non venderebbe più una copia. Già me lo vedo in camera arriva una figa prende il suo cazzo in mano e lui dice: ‘Lasciami stare ti prego'”. Per l’occasione partì anche una raccolta firme contro il rapper. I sindacati sono andati oltre: il primo maggio Fabri Fibra non salirà sul loro palco.
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