Perché si è gay? Che meccanismi regolano una coppia omosessuale? Quando è giusto fare coming out? Come si può pensare di far capire alla propria famiglia che essere gay o lesbiche non è un problema? Sono domande che tutti noi ci siamo posti almeno una volta, domande che affollano i servizi di esperti on-line, domande alle quali si può tentare di dare una risposta scientifica.
E una approfondita e attenta risposta scientifica a queste e altre domande la dà il nuovo libro di Antonella Montano, Psicoterapia con clienti omosessuali, edito dalla prestigiosa Mc Graw Hill Libri. Il libro, infatti, sembra proprio partire dal presupposto che sull’omosessualità i pregiudizi e i fraintendimenti siano tanti, non solo da parte di chi omosessuale non è, ma persino dagli stessi gay e dalle stesse lesbiche. Se, poi, questi fraintendimenti colpiscono gli psicoterapeuti che si trovano, magari per la prima volta nella loro carriera, ad affrontare la terapia di problemi legati all’omosessualità, si può ben capire che ne possono nascere molti guai, soprattutto – è ovvio – per il paziente. Così non sorprende scoprire che ci sono ancora terapeuti che cercano di ‘guarire’ un omosessuale dalle sue tendenze, come se queste fossero una malattia.
L’opera di Antonella Montano, intende proprio essere uno strumento di aggiornamento per psicoterapeuti che possa aiutarli a evitare questi errori. Ma la preziosità dello scritto non è solo questa: anche chi non è uno psicoterapeuta, può trovare il libro molto adatto al suo livello di lettura. La Montano scrive con uno stile semplice, quasi divulgativo, pur senza mai essere superficiale, in modo tale che anche un profano di psicoterapia, può utilizzare il testo per stimolare molte domande sui propri comportamenti e orientarsi tra le risposte possibili. Così, in fin dei conti, il libro presenta il rischio che il lettore si addentri in un percorso di auto-analisi che renda inutile rivolgersi a uno psicoterapeuta…
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