Giulia Casieri è una giovane e talentuosa cantautrice monzese che non ha mai provato il percorso dei talent e che nei prossimi giorni si esibirà, per la prima volta, sul palco del Teatro Ariston per la 68° Edizione del Festival di Sanremo – in gara tra gli otto finalisti della categoria Giovani – con il brano “Come stai”.
La stessa Giulia racconta così la genesi del brano che, lo scorso 15 dicembre a “Sarà Sanremo”, in diretta Rai Uno, le ha permesso di entrare in gara al Festival della Canzone Italiana: “È un brano nato un po’ per gioco. La prima cosa che scrissi fu il ritornello e dalla semplice domanda ‘Come Stai?’, che continuavo a ripetermi nella testa, è emerso tutto il resto del brano, in un racconto profondo e sincero di tutte quelle forti emozioni che hanno accompagnato gran parte della mia vita fino ad oggi. In poco tempo sentii il brano diventare estremamente personale e con una grande capacità di esprimere la serietà emotiva che davvero stavo iniziando ad incanalare nelle parole”. In attesa di vederla sul palco dell’Ariston e di scoprire cosa indosserà durante le varie esibizioni, Giulia si confessa, senza peli sulla lingua, ai lettori di Gay.it.
Scusa il gioco di parole, ma ‘Come Stai’ a pochi giorni dalla partenza del Festival di Sanremo?
La verità? Più si avvicina il Festival e più sale la tensione, ma sono tutte emozioni positive. Cercherò di vivermi questa esperienza al meglio, di dare il massimo e di fare una bella performance!
A Sanremo si va per vincere o per partecipare?
Per me è già un grande onore poter salire sul palco dell’Ariston e ti dirò: comunque andrà, sono felice.
Diciamoci la verità: il tuo pezzo, tra le nuove proposte, è il più radiofonico di tutti. Pensi che il tuo sound sarà un valore aggiunto per la classifica finale?
Sinceramente non saprei. Credo che ogni brano in gara, tutto sommato, abbia la propria particolarità.
Vista l’evoluzione dei social, cos’è che viene di più a mancare: la domanda ‘come stai?’ o la curiosità di conoscere la risposta?
Io personalmente tendo a pormi spesso questa domanda, in quanto mi interessa conoscere sempre di più il mio stato d’animo!
‘Sarà Sanremo’ è stata la tua prima apparizione televisiva. Posso chiederti come mai non hai provato il percorso dei talent?
Semplicemente perché non mi sentivo pronta. Credo che ogni cosa abbia il suo momento.
Che poi, secondo te, i talent fanno davvero bene alla musica?
Penso che da ogni esperienza ognuno possa trarre le proprie conclusioni e non avendo mai partecipato ad un talent, ad oggi, non saprei proprio rispondere.
Se non fossi in gara, qual è la canzone tra le nuove proposte che scaricheresti sicuramente da casa?
Proprio perché sono in gara, ascolto con piacere le canzoni di tutti gli altri concorrenti!
Il fatto che questo Festival sia uno dei meno rosa di sempre, come ti fa sentire?
È andata come doveva andare!
In molti stanno parlando anche della tua bellezza. Questa cosa ti fa piacere o pensi che possa essere uno svantaggio per la tua musica?
Mi fa piacere ricevere certi complimenti, ma così come la musica, anche la bellezza è un elemento soggettivo.
Piuttosto, che look adotterai durante le varie esibizioni?
Mi credi se ti dico che ancora non lo so?
Una delle cose che non è passata di certo inosservata, oltre alla voce e alla bella presenza, è la tua emotività. Come farai sul palco dell’Ariston?
Sono sicuramente una persona molto emotiva, ma allo stesso tempo sono una ragazza con un carattere molto forte, in grado di esprimersi anche attraverso la propria emotività. Molti tendono ad associare la sensibilità d’animo ad un sintomo di debolezza, ma per quanto mi riguarda io lo considero un mio punto di forza. Credo che se fossi stata davvero una persona emotiva non avrei mai avuto il coraggio di mostrare la più grande fragilità.
Iva Zanicchi, riguardando la tua esibizione a Sarà Sanremo, ha detto: “la invidio molto, mi piacerebbe essere come lei che non ostenta e canta come parla”. Ti rivedi in questa considerazione della cantante di Ligonchio?
Io sono sempre me stessa, anche quando canto, e mi ha fatto molto piacere che questa cosa sia stata percepita anche dall’esterno.