Perché tutte queste polemiche sui matrimoni gay? Io li sposerei in chiesa. A dirlo – sfidando l’opposizione dei cattolici dei vertici della Chiesa d’Inghilterra – non è un semplice parroco di campagna, bensì il nuovo decano della cattedrale di St Paul’s, la chiesa di Londra dove nel 1981 si sposarono Carlo e Diana. David Ison, 57 anni, ha persino ammesso di aver celebrato alcune cerimonie per coppie omosessuali dopo la loro unione civile, anche se questo tipo di benedizione non è mai stato formalmente riconosciuto dalla Chiesa d’Inghilterra.
"Dal punto di vista di un cristiano impegnato in un matrimonio, direi che per la gente accettare, nei loro rapporti, un impegno per la vita ad essere fedeli all’uno all’altro e a stare insieme, è il miglior modo di assicurarsi che una relazione abbia successo, sia che si tratti di persone gay o etero. Trovo incoraggiante che così tante persone gay vogliano accedere alle virtù del matrimonio". E dopo aver espresso preoccupazione per il fatto che il linguaggio usato da certi esponenti della Chiesa possa allontanare i gay dalla religione, ha concluso: "Mi piacerebbe soltanto che non fossimo così ossessionati dal sesso. Parlavo con qualcuno l’altro giorno che mi ha detto: ‘Perché la chiesa se la prende così tanto con le donne vescovo e i gay?’ La giustizia e la povertà dovrebbero essere le nostre preoccupazioni".
Sul tema, il governo britannico tra pochi giorni inizierà la sua consultazione mentre la Chiesa cattolica e i vertici della Chiesa d’Inghilterra si sono schierati contro.
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