MILANO – Il cinema ‘Diamante’ di Milano e’ stato chiuso per motivi di “moralita’ e sicurezza pubblica” e in via amministrativa, perche’ giudicato luogo di un “fiorente mercato” di prostituzione maschile. Lo ha reso noto la Questura di Milano, che ha denunciato sei persone, titolari e dipendenti.
Secondo la polizia, nel cinema milanese, alcuni gay, in genere di eta’ piuttosto adulta e provenienti da altre citta’, fra cui Torino e Brescia e perfino da localita’ della Svizzera, avrebbero avuto rapporti con giovani extracomunitari.
In base alle indagini condotte dalla Squadra Mobile, al ‘Diamante’, in via Fabio Filzi a due passi dalla Stazione Centrale, uomini dai 50 ai 60 anni si sarebbero abitualmente incontrati nei bagni con ragazzi dai 18 ai 25 e avrebbero pagato, a seconda di cosa chiedevano, da 25-30 fino ai 100 euro. Nei giorni scorsi gli agenti hanno fatto irruzione nel cinema dove hanno trovato, e identificato, 28 clienti italiani e altrettanti immigrati fra nordafricani e originari dell’est europeo. Fra questi ultimi solo 4 avevano documenti regolari e uno era minorenne.
La polizia ha denunciato, con l’accusa di favoreggiamento della prostituzione, i due titolari del locale, due cassieri e due ‘maschere’. Il questore ha disposto l’immediata chiusura della sala e altrettanto ha deciso la magistratura per violazione della legge Merlin. Sono stati anche arrestati due extracomunitari, un rumeno e un moldavo, ma perche’ non avevano ottemperato a un ordine di espulsione.
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