Un Primo Maggio di rivendicazioni e diritti, faticosamente conquistati e oggi ancora negati. Nel corso del tradizionale Concertone, quest’anno andato in onda dal Circo Massimo e con BigMama co-conduttrice al fianco di Noemi ed Ermal Meta, c’è stato spazio anche per i diritti delle persone trans.
Gli Ex Otago hanno infatti portato sul palco Elisa Casaleggio, donna transessuale di Genova, rapper il cui nome d’arte è Hellsy, che ha letto in diretta tv un potentissimo monologo.
“Io con la mia pelle ho sempre avuto un pessimo rapporto. Sono cresciuta in una società che non mi ha mai detto che potevo essere trans e poi, quando ho scoperto che era possibile, mi ha fatta sentire sbagliata, da guarire e obbligata ad aderire a degli standard per essere accettata”. “Noi persone trans siamo state anche bambini trans che non hanno avuto gli strumenti per comprendersi nè le parole per raccontarsi se non quelle stigmatizzanti. Secondo alcune ricerche le persone trans sono una categoria con con un tasso di disoccupazione doppio rispetto a quelle cis, un dato che si aggiunge ai costi proibitivi per accedere al percorso di transizione considerato un capriccio”. “Vogliamo ricordare Cloe Bianco, donna trans e insegnante sollevata dal suo incarico dopo il suo coming out. “Cloe ha subito discriminazioni e marginalizzazione fino a togliersi la vita dandosi fuoco”. “La nostra pelle, come quella di chiunque altro, ha un valore inestimabile e la nostra esistenza è rivoluzione. Qualunque pelle abiti tu non tradirti mai”.
Un monologo che ha seminato non pochi riferimenti alla canzone “La nostra pelle“, degli stesi Ex Otago.
Anche BigMama, nel corso della conduzione, ha letto un suo monologo, tutto dedicato al falso mito della perfezione a tutti i costi.
“Ci dicono sempre “non mollare, non ti arrendere, devi farcela”. Siamo figli di questa generazione che ha paura di non farcela. Sbagliare non è mai qualcosa di umano, la media deve essere altissima. Invece dovete ricordare che il fallimento è qualcosa di prezioso, ti fa ragionare su quanto credi nel tuo sogno, nella tua forza interiore. Io lo chiamo desiderio di rivalsa, la cosa più bella che ho. Sapete quanti miei pezzi non sono andati bene? Quanti concerti con 15 persone ho fatto? Quante persone che mi hanno messo i piedi in testa e quanti contest ho perso? Sapete quante volte risuccederà? Spero poche, ma succederà. La passione per la musica è più forte di questi giudizi, e mi ha dato la spinta per continuare, sempre sempre sempre. Sbagliare è umano e fallire è prezioso. Sarà la vostra ambizione che muoverà il mondo. Credere nei propri sogni salva“
Visualizza questo post su Instagram
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.