Parigi continua a spingere i limiti della moda uomo.
È quella di Louis Vuitton x Supreme la collezione che tutti desiderano: una capsule collection nata dalla collaborazione con uno dei brand street più amati degli ultimi anni.
Ispirata alla città di New York e ai tantissimi stili che coesistono all’interno della Grande Mela, rivela una serie di capi street mood, tra cui camicie denim con pattern monogram e scritte logo Supreme. Di forte impatto gli accessori, tra i quali le borse in pelle rossa con stampa bianca oversize, diventate già un must have. Urban e tradizione si fondono in un connubio unico, specchio dei nostri tempi, sotto la creatività e l’estro di Kim Jones.
Sebastien Meunier, lo stilista di Ann Demeulemeester, presenta una collezione dalle silhouette allungate, ricca di sovrapposizioni in un’alternanza di volumi e forme, ora complicate ora estremamente semplici, quasi elementari. Tattoo in velluto completano i look da poeta maledetto, tra piume e colli di pelliccia che ricordano un dandy neo romantico.
Berluti dà il via ad una nuova era con Haider Ackermann. Il brand noto per le calzature in pelle pregiata, vira verso un total look più rock, certamente sartoriale e ricercato, ma meno classico rispetto a quella che era l’identità del marchio. Così il completo doppiopetto presenta ora bottoni e pantaloni cropped, i cappotti si tingono di check e i maglioni oversize. La sera ha come imperativo il velluto, declinato in rosso, verde, viola e nero.
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"Urban e tradizione si fondano";ma dov'è la tradizione?