Cresce l’allarme sul Vaiolo delle Scimmie, dopo i primi decessi in Europa e la situazione di emergenza anche a New York e San Francisco.
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Rispetto a come il virus del Monkeypox si propaghi più facilmente nelle situazioni di maggior attività sessuale, è intervenuto il direttore della Clinica di Malattie infettive al Policlinico San Martino di Genova dottor Matteo Bassetti, che ha posto l’attenzione sulla comunità omosessuale:
“Occorre agire subito all’interno delle comunità gay per raccomandare sia comportamenti sessuali responsabili che la vaccinazione. Non è più il caso di continuare con atteggiamenti ideologici e di censura. Questo è un problema medico-sanitario che viene prima di ogni altro discorso (sociale, politico o religioso)”.
Bassetti è inoltre intervenuto sulla poca lungimiranza che il nome “vaiolo delle scimmie” potrebbe rivelare sulla psicologia delle persone: “Molta gente ignorante infatti pensa si tratti di una malattia che la scimmia ha trasmesso all’uomo. Forse 30 anni fa i primi casi furono trasmessi da un primate, ma oggi è una malattia infettiva a trasmissione interumana dove gli animali non c’entrano assolutamente nulla. Varrebbe la pena, vista la diffusione globale (quasi 25000 casi in 90 paesi del mondo) di cambiargli nome ove evitare errori già commessi in passato”.
Intanto il Comitato Tecnico Scientifico italiano non ha ancora preso decisioni circa la vaccinazione sul target a rischio, mentre in Francia, Germania e USA la vaccinazione è iniziata.
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