ROMA – “Strutturalmente la persona è uomo o donna e la sessualità si pone come una forza enorme nel costituire la socità. Se si svilisce la stima nei confronti della famiglia, alla lunga, si hanno contraccolpi sui coniugi e soprattutto sui figli. La sessualità non è semplicemente fonte di godimento sensibile, è anche una responsabilità”. Lo afferma, in un’intervista con il quotidiano ‘Libero’, Alessandro Maggiolini, vescovo di Como, intervenendo sul tema delle coppie di fatto.
“Il matrimonio -continua il vescovo- non è un’istituzione da cambiare a piacimento. Molti omosessuali possono essere curati. Coloro che hanno l’omosessualità quasi come una seconda natura devono accettare la rinuncia alla famiglia, che è fondata sul matrimonio”.
Spiega poi che in Europa si sta facendo strada una concezione dello Stato che riconosce ogni istanza sociale, a prescindere da qualsiasi criterio di verità sull’uomo e di bene per la comunità, affermando che “oggi l’Europa è trionfalmente sulla strada della dissoluzione. Non si riesce quasi più a distinguere lo Stato dalla società. Non solo -aggiunge Maggiolini- si tende a trascrivere ogni desiderio, anche il più balordo, in termini di diritti. L’Europa -conclude- deve essere vigile nella difesa dei valori fondamentali della persona e delle libere aggregazioni”.
Mons. Maggiolini: molti gay possono essere curati
“Molti omosessuali possono essere curati. Coloro che hanno l’omosessualità quasi come una seconda natura devono accettare la rinuncia alla famiglia” afferma il Vescovo di Como.

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