Il passaggio di consegne tra l’ex ministro per le Pari Opportunità del governo Prodi Barbara Pollastrini e quello del governo Berlusconi è avvenuto circa un anno fa. Ma di fatto, almeno per quanto riguarda il dicastero online, si è concluso solo lo scorso 14 maggio, giorno in cui è stato inaugurato il nuovo portale governativo. Grazie al blogger River, infatti, abbiamo scoperto che il sito www.pariopportunita.gov.it ha subito modifiche sostanziali. E fra queste rientra la scomparsa di tutti i riferimenti alle discriminazioni gay.
L’elenco dei gruppi particolarmente soggetti a discriminazioni è lungo, e insieme a disabili, donne, immigrati e religiosi c’erano anche gay, lesbiche e transgender. Oggi da quella lista ancora in bella vista, le persone lgbt sono state letteralmente depennate. Non c’è più traccia, infatti, di un testo che spiegava per filo e per segno cosa era l’omofobia, perché gay e lesbiche subivano discriminazioni, e cosa avrebbe fatto il Ministero per porre fine a tutto questo. Oggi è possibile visionare quel testo solo grazie ad una foto di quella pagina (a destra) ormai insesistente pubblicata dallo stesso blogger.
Ma le sorprese, girando per il sito del ministero di Mara Carfagna, non finiscono qua. Un altro riferimento molto importante alle persone lgbt è stato eliminato: quello sulla commissione contro le discriminazioni lgbt che avrebbe dovuto rimanere in carica tre anni. Anche in questo caso, è rimasto online il nutrito elenco delle commissioni ancora operative: da quella contro le mutilazioni genitali femminili a quella per la tutela dei disabili, passando per i bambini contesi. Di quella gay non c’è più nessuna traccia e si può comunque accedere alla copia cache, cioè quello che è archiviato nella memoria del motore di ricerca.
Silenzio per adesso dal dicastero. La ministra però si è sempre detta disponibile al contrasto delle disciminazioni contro gay, lesbiche e transgender. Bisognerà dunque aspettare passi concreti che a dire il vero, sembrano andare nel senso totalmente opposto, almeno a giudicare dalle novità del sito web del ministero delle Pari Opportunità.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.