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Pioggia di premi al porno gay per iniziare il 2012

I Cybersocket Awards e gli XBiz Awards appena conclusi negli States hanno assegnato un buon numero di premi al porno gay che, nonostante la crisi, gode di ottima salute. Ecco i premiati.

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L’anno nuovo è appena iniziato e pare che l’abbia fatto sotto i migliori auspici dato che si sono già tenuti due eventi abbastanza importanti nell’ambito dell’industria pornografica gay. Importanti perchè servono a confermare, o a smentire, le tendenze di questo ultimo periodo, ma anche perchè contribuiscono a delineare di volta in volta l’immaginario omoerotico che va per la maggiore.  Il 9 gennaio si è tenuta la dodicesima edizione dei Cybersocket Awards, i premi per la pornografia gay online, mentre il 10 gennaio è stata la volta degli XBiz Awards, che pur essendo una manifestazione che coinvolge il vasto mondo della pornografia nel suo insieme, ha comunque diversi premi che si rivolgono esclusivamente all’ambito gay. Per quel che riguarda i Cybersocket Awards, come da tradizione, parte dei premi sono stati assegnati dai rappresentanti del settore, ma la stragande maggioranza sono stati dati – molto più democraticamente – in base ai voti online del pubblico.

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Nello specifico i premi assegnati dall’industria sono stati quelli più tecnici (miglior server, miglior sistema di pagamento, ecc), mentre quelli più interessanti sono da sempre quelli assegnati dal grande pubblico. Per cominciare, ad esempio, vale la pena notare che il premio al miglior sito europeo quest’anno è andato alla Stag Homme dell’italianissimo Francesco D’Macho, anche se ormai da anni è trapiantato in Spagna col marito e collega Damien Crosse. Fra gli altri premi segnaliamo che quello al sito dell’anno per quel che riguarda il contenuto video è andato alla Next Door Studio, che ha visto premiare anche uno dei suoi modelli, Cody Cummings, come miglior performer con webcam. Il premio per il miglior sito gratuito è andato a Gaytube, mentre quello per il miglior sito di webcam è andato, inevitabilmente, al seguitissimo CAM4. Il premio per il miglior sito per i supporti di ultima generazione è andato a Men 4 Sex Now Mobile, mentre quello per il miglior nuovo sito a Men.com. Il premio per il migliore sito a tema è andato, a parimerito, a Menatplay e ad All Australian Boys, mentre Red Hot Latinos ha vinto quello per il miglior sito etnico.

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Andando ai premi più classici segnaliamo il premio al miglior film disponibile online andato a Belami 3D, quello al miglior performer per Brent Everett, quello per la migliore orgia andato a Other Side Of Aspen 6 e quello per il miglior nuovo performer è stato vinto da Anthony Romero. Per quanto riguarda i premi gay degli Xbiz Awards, invece, segnaliamo che il Gay Studio of the Year è andato alla solidissima Titan Media, il Gay Movie of the Year ad Assassin (Lucas Entertainment), il Gay Director of the Year a Chris Ward per The Other Side of Aspen 6 (Falcon Studios) e il premio per il Gay Performer of the Year ad Adam Killian. Da notare che agli Xbiz Awards c’è anche una sezione dedicata ai migliori video trans che, per la cronaca, ha visto premiare come Transexual Performer of the Year la popolarissima Jesse Flores.

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E proprio mentre si tenevano gli XBiz Awards, l’amministrazione della città di Los Angeles si esprimeva a favore di un primo provvedimento per l’obbligo del preservativo nelle produzioni pornografiche realizzate nella contea. Attenzione però: l’obbligo dovrebbe essere valido solo per le scene girate all’aperto e non per quelle girate in studio. Un provvedimento decisamente strambo, tanto più che molte case di produzione gay specializzate in bareback non operano nel territorio di Los Angeles. Tuttavia questo potrebbe rappresentare un primo passo per ulteriori provvedimenti in questo senso. Ora bisognerà vedere quali saranno le effettive ripercussioni, anche a livello di prevenzione, che potrebbe avere questa decisione, soprattutto se si considera che ormai la pornografia viene prodotta in ogni parte del mondo e grazie ad internet può circolare liberamente aggirando quasi tutti i divieti locali. Quel che è certo è che, nonostante la crisi economica globale, la pornografia – gay e non – è un settore che, entro certi limiti, gode ancora di una salute invidiabile.

di Valeriano Elfodiluce

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