33enne cestista statunitense nel febbraio 2022 arrestata all’aeroporto di Mosca con l’accusa di trasportare olio di hashish nel suo bagaglio e condannata da un tribunale moscovita a 9 anni di reclusione, Brittney Griner è finalmente tornata negli Stati Uniti d’America l’8 dicembre 2022, nell’ambito di uno scambio di prigionieri con il trafficante di armi Viktor But. Al suo fianco, a combattere per lei, c’è sempre stata sua moglie Cherelle Griner, sposata nel 2019 e presto madre per la prima volta.
Superato il trauma di quei 300 infiniti giorni di carcere, Brittney ha annunciato il lieto evento sui social, con due mani congiunte al cospetto di un’ecografia.
“Non possiamo credere che mancano meno di tre mesi all’incontro con il nostro essere umano preferito“, si legge nel post condiviso dalla coppia.
Griner, 33 anni, ha appena firmato un nuovo contratto con i Phoenix Mercury in vista della stagione WNBA 2024. La sua ingiusta detenzione ha messo in luce i limiti salariali che le giocatrici WNBA devono affrontare negli Stati Uniti, tanto da volare puntualmente all’estero nei mesi di ‘pausa’ per guadagnare soldi extra. Proprio la Russia, in tal senso, era diventato Paese ‘amico’ per le cestiste USA.
Il 7 maggio uscirà Coming Home, libro che racconterà l’esperienza vissuta da Brittney Griner in Russia, prima come giocatrice (per otto anni) e poi come vittima del regime russo, che ha orchestrato un processo farsa per fare pressioni sugli Stati Uniti d’America e intavolare uno scambio di prigionieri. “Questo libro è anche la storia di come la mia famiglia, la mia fede e il sostegno di milioni di persone che si sono mobilitate per salvarmi mi hanno aiutato a sopportare un incubo“.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.