Un orrore, quello avvenuto a Cape Town, in Sud Africa. Una ragazza lesbica, il cui nome non è stato diffuso, è stata violentata da un gruppo di 3 ragazzi coetanei, i quali volevano “curarla” dalla sua omosessualità. Da quanto si apprende, lo stupro sarebbe avvenuto una sera della fine di febbraio. La ragazza lesbica sarebbe prima stata avvicinata da un amico, che con la scusa di doverle parlare, l’avrebbe portata a casa sua. Qui, avrebbe trovato altri ragazzi che hanno abusato sessualmente di lei. Alcune fonti dicono che due dei ragazzi presenti avevano 14 e 17 anni.
La Polizia ha già rintracciato i due responsabili minorenni, mentre il terzo è sparito dalla zona, ma le autorità sono a conoscenza della sua identità. Dopo lo stupro, la ragazza lesbica è tornata a casa, e la mattina dopo ha raccontato alla famiglia quanto successo, denunciando il fatto. Durante la sua testimonianza, ha spiegato che i tre volevano tentare di farla diventare eterosessuale, naturalmente senza riuscirci. Ma lo stupro c’è comunque stato.
Lo stupro correttivo: drammatico modo per “curare” una ragazza lesbica
Viene chiamato proprio stupro correttivo. E’ una tecnica che solitamente viene utilizzata per eliminare l’omosessualità di una ragazza lesbica. In realtà, si tratta solo una tragica violenza, fatta nei confronti di una donna inerme.
Le terapie riparative più drammatiche e crudeli spesso prevedono anche lo stupro come metodo e ci sono casi riportati non solo in Sud Africa, ma anche negli Stati Uniti e in Regno Unito.
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