Il prossimo ottobre in Vaticano si terrà il Sinodo dei vescovi, con l’Instrumentum laboris, documento di 50 pagine, che ha presentato tutti i temi che verranno messi sul tavolo.
Dall’ipotesi di ordinare al sacerdozio uomini sposati al diaconato femminile, passando per la piena accoglienza delle persone LGBTQIA+, i divorziati risposati, la predicazione online e la poligamia. “Quali passi concreti sono necessari per andare incontro alle persone che si sentono escluse dalla Chiesa in ragione della loro affettività e sessualità (ad esempio, divorziati risposati, persone in matrimonio poligamico, persone LGBTQ+, ecc.)”, si legge nel documento. “Come creare spazi dove chi si sente offeso dalla Chiesa e non accolto dalla comunità si senta riconosciuto, accolto, libero di porre domande e non giudicato?”.
E ancora.
“In modo sostanzialmente unanime, pur nella differenza delle prospettive di ciascun continente, tutte le Assemblee continentali invitano a prestare attenzione all’esperienza, allo status e al ruolo delle donne”, si precisa tra le 5o pagine dell’Instrumentum laboris. “La maggior parte delle Assemblee continentali e le sintesi di numerose Conferenze Episcopali chiedono di considerare nuovamente la questione dell’accesso delle donne al Diaconato. È possibile prevederlo e in che modo?”.
E ancora. “È possibile, come propongono alcuni continenti, aprire una riflessione sulla possibilità di rivedere, almeno in alcune aree, la disciplina sull’accesso al Presbiterato di uomini sposati?”.
Domande che troveranno eventualmente risposta dal 4 al 29 ottobre prossimo, con la prima parte del Sinodo che si terrà in Vaticano, nell’aula Paolo VI. “Non è detto che ad ottobre 2023 e 2024 dovremmo trovare tutte le risposte. Prendiamo atto però che ci sono delle domande”, ha precisato il cardinale Mario Grech, segretario generale del Sinodo dei vescovi.
Un testo che “non dà risposte, ma si limita a porre domande”. Saranno i vescovi, sottolinea il relatore generale Jean-Claude Hollerich, “in quanto chiamati a perfezionare il discernimento avviato nel processo sinodale mondiale”, che cercheranno “di dare delle risposte”.
I vescovi presenti al Sinodo saranno una ventina in più rispetto all’ultima Assemblea generale ordinaria del 2018, “data la crescita del numero di vescovi nel mondo”. Saranno circa 370 i membri dell’Assemblea, esperti esclusi, mentre nel 2018 i padri sinodali erano 267, più una cinquantina di uditori.
Qui l’intero documento Instrumentum laboris.
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