Immagiamo che abbiate programmato le vostre vacanze estive in Spagna, e che una volta arrivati lì facciate come al solito per i primi tre giorni la figura degli scemi perché non siete al corrente con le ultime tendenze, i modi di dire, la musica del momento.
Stiamo parlando del "namedopping" cioè sapere fare sempre i nomi "giusti", uno degli sport preferiti tra i gay. Bene. Allora, la bomba hispano-hablante – anzi cantante – che dovete conoscere prima di andarci in vacanza quest’estate – è una: Tamara.
E’ da un anno che fa furore in Spagna, s’intende la Spagna "maricona" e "petarda" cioè cula e baraccona a oltranza. Tamara è una bella ragazza sul cui sesso, età e capacità vocali sta interrogandosi la Spagna intera.
E’ un encicopedia vivente della strega da finocchio, quelle donne che sanno trovare sempre le parole giuste per creare comicità coi gay. Indisponente e provocatoria eppure sognatrice e idealista, Tamara è la regina del momento. Con l’aiuto musicale dei compositori radical più vicini alla senbilità gay spagnola. Due fra tutti: Nacho Canut dei Fangoria e Carlos Berlanga, la voce che ti scioglie il cuore e ti apre la mente.
Olvido Gara alias Alaska alias la leader di Fangoria si dice infastidita dal fatto che definiscano Tamara "la nuova Alaska"… per il semplice motivo che Tamara è grande di suo.
Dopo le copertine su ShanGay, popolare magazine gay a distribuzione gratuita, sue canzoni sono partite dalla pista del ShanGay Tea Dance, una delle feste più popolari della capitale spagnola, e i suoi dischi sono schizzati in classifica: la casa discografica non s’aspettava minimamente un succeso del genere. ¡Que viva Tamara!
Un po’ complice, un po’ rivale, per metter in scena come donna tutto quel che a noi non è concesso così semplicemente. Canta canzoni ricche di provocazioni semplici ed efficaci, piene di allusioni… con capacità canterine che fanno di lei un capolavoro camp al pari di Grace Jones e Amanda Lear: cioè voce poca e snobismo massimo.
E’ l’amica magrolina e battagliera che riprometteva di tirar fuori le unghie (e, nel caso, farsene attaccare di finte, lunghe e bellissime).
Va in TV e la sua ironica strafottenza fa rivivere per l’atmosfera anni ’80 spagnola, l’eversione post-punk che tutti conosciamo come la Movida, quando la Spagna più giovane, pulsante e gay, si è aperta al mondo (gracias, Pedro!!!)
E’ una ribellione fatta di niente e di broncio, istintiva ed eversiva… come quella dei gay. Non ideologica, Pet Shop Boys, Dead or Alive, Erasure, Marc Almond.
Dopo due singoli "No cambié" e "A por ti", adesso è uscito l’album "Superestar". E’ il corso di spagnolo che avremmo tutti voluto avere per imparare quelle frasi fondamentali che bisogna saper dire nel frastuono di una disco… ad esempio per portare qualcuno a casa.
Come dice in "A por ti" (già Disco D’Oro!!!)… "Camisa transparente, peligro en el ambiente": camicia trasparente, locali gay sono in pericolo…
Tamara su Internet:
https://www.yosoytamara.com/
https://www.portalmix.com/tamara/
https://www.elmundo.es/sociedad/tamara/entrevista.html
di Paolo Rumi