Peter Tatchell scrive al torero Mario Alcalde dopo il suo coming out: “Volta le spalle alla sanguinaria corrida”

A fine gennaio Mario Alcalde, 31enne matador di Madrid, è diventando il primo torero a fare ufficialmente coming out.

Passati due mesi Peter Tatchell, attivista LGBTQIA+ inglese nonché da sempre sostenitore dei diritti degli animali, ha preso carta e penna per scrivere ad Alcalde, chiedendogli di prendere posizione contro la barbara crudeltà insita nell’industria della corrida.

Tatchell sostiene da tempo che “i diritti degli animali e i diritti LGBTQ+ sono due aspetti della stessa causa: porre fine al danno e alla sofferenza”.

“La corrida è l’uccisione ritualizzata di animali innocenti, che non hanno altra scelta se non il dover entrare nell’arena”, ha scritto Tatchell nella sua lettera.

“Non hanno alcuna possibilità di uscirne vivi. È l’uccisione di esseri viventi e senzienti per puro divertimento e piacere. Spesso il toro subisce una morte lenta e agonizzante. Fare coming out, come tu hai fatto in una cultura maschilista come la corrida, è senza dubbio coraggioso. Ti ringrazio per questo. Ma il vero coraggio sta nel difendere ciò che è giusto, il che significa difendere le vittime della violenza – e nell’arena c’è solo una vittima: il toro”.

“La nostra comunità LGBTQ+ lotta da tempo contro l’oppressione e l’ingiustizia”, ha proseguito Tatchell. “Non solo torturare a morte gli animali in un’arena è moralmente indifendibile, ma è anche contrario ai valori altruistici che rappresentiamo come comunità. La tradizione non è una scusa per giustificare la crudeltà. Se così fosse, le persone LGBTQ+ verrebbero comunque giustiziate, incarcerate e incarcerate in istituti psichiatrici. Quindi ti imploro, Mario, di voltare le spalle all’industria oppressiva e sanguinosa della corrida e di farti uno storico nome come il compassionevole matador che si è alzato e ha parlato contro la crudeltà sugli animali. Ti chiedo di usare la tua piattaforma per diffondere amore e gentilezza per tutte le specie – umani e altri animali”.

Ogni anno migliaia di tori vengono massacrati nelle arene di tutto il mondo. Vengono ripetutamente infilzati in pubblica piazza finché, ormai martoriati, vengono uccisi con una spada nel cuore o con un coltello infilato nella spina dorsale. I matador possono addirittura tagliare le orecchie o la coda dei tori come trofei, il più delle volte mentre l’animale è ancora cosciente.

Peter Tatchell sostiene People for the Ethical Treatment of Animals. Con questa lettera aperta a Mario Alcalde ha voluto scrivere anche ai cittadini spagnoli, chiedendo loro di sostenere l’iniziativa legislativa popolare #NoEsMiCultura recentemente lanciata, guidata da attivisti animalisti in Spagna, che mira ad abrogare la legge che designa la corrida come “patrimonio culturale”. Un’iniziativa che vuole scrivere la parola fine a questo crudele e sanguinario “sport”.

Due mesi fa Alcalde, dalle pagine di El Mundo, rivelò di essere pansessuale con queste parole.

“Sono un torero. Vado al mio ritmo. La penso diversamente dagli altri toreri. I miei gusti non sono la norma nella corrida. Sia politicamente che sessualmente”. “Sono pansessuale e mi sento molto identificato con la bandiera LGTBI. Mi innamoro di ciò che c’è all’interno di una persona, non mi interessa il genere”.

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