Celebre nome delle notti queer romane, tra Bear Invasion, Bear Monday e Pool Party, Dj Pascal, ovvero Pasquale Ciano, è stato brutalmente aggredito a Sitges, in Spagna.
Un pestaggio omofobo in piena regola, quello che ha travolto Pasquale, insultato al grido “Maricón” nella hall dell’affittacamere dove vive. All’ennesimo “fr*cio” gridato da un ventenne colombiano, inquilino a sua volta del palazzo, Ciano ha reagito fisicamente ed è stato accerchiato da quattro persone che l’hanno tenuto fermo, bloccandolo, mentre un altro lo prendeva a pugni in faccia.
“Mi hanno sfondato l’occhio”, ci ha raccontato Pasquale dall’ospedale in cui si trova, in attesa di finire sotto i ferri. “Ho rischiato di perderlo. Mi hanno dovuto aprire le palpebre. Ora dovrebbero operarmi per ripristinare l’orbita e la corretta visuale. Dovrei recuperare la vista come prima. Stavamo discutendo degli insulti omofobi che la ragazza di questo 20enne mi aveva vomitato addosso il giorno prima. Mi hanno provocato per giorni, aspettando che scoppiassi. Gli altri inquilini del palazzo stavano appostati per vedere se e come avrei reagito. Con una legge che in teoria condanna l’omofobia, sono diventati più sottili, ti provocano. Ti dicono “Maricón” in maniera indiretta, si tirano le gomitate tra di loro, sghignazzano. Devo denunciare tutto e tutti, ma anche qui che hanno una legge contro l’omobitransfobia da decenni queste cose succedono ancora. Si fanno forti del fatto che fanno gruppo, che possono farti quello che vogliono se reagisci, se sei da solo soprattutto”.
Sitges è da sempre considerata meta gay, ma l’omobitransfobia non conosce confini. In Spagna i crimini e i discorsi di odio sulla base sia dell’orientamento sessuale che dell’identità di genere sono stati vietati nel lontano 1995.
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