Dall’emblematico Stonewall Inn di New York, passando per San Francisco, Vancouver, New York, Amsterdam, Sydney, Chicago, Colonia, Cleveland e Parigi, i Gay Games sono un viaggio attraverso le epoche, che da oltre quarant’anni celebra il valore dello sport come veicolo di inclusione e tolleranza per la comunità LGBTQIA+.
Nel 2026, il testimone passerà a Valencia, le cui strade baciate dal radioso sole mediterraneo si animeranno di colori, energia e spirito di comunità in occasione della dodicesima edizione di questo evento straordinario, capace di mescolare sport e attivismo in una kermesse che si prospetta già indimenticabile.
Dalla loro fondazione nel 1982, i Gay Games sono un palcoscenico globale per atletǝ, artistǝ e attivistǝ, che unisce sotto lo stesso cielo persone di ogni orientamento sessuale e identità di genere, pronte a sfidarsi in competizioni di varie discipline in un’olimpiade tematica che sfida le convenzioni e promuove l’uguaglianza a 360°.
I Gay Games 2026 baciati dal sole mediterraneo di Valencia
Quando si pensa a Valencia, è impossibile non evocare immagini di cieli azzurri, ampie spiagge dorate e una città che si muove al ritmo vibrante di una cultura ricca e variegata. È in questo paradiso mediterraneo che, nel 2026, i Gay Games troveranno casa.
Con competizioni in più di quaranta discipline tra sport acquatici, atletica, badminton, pallacanestro e scherma, oltre a sport locali come il colpbol, il canoa-polo, la “pilota valenciana”, atletǝ e curiosǝ avranno la possibilità di godere della città da una prospettiva unica.
La suggestiva Città delle Arti e delle Scienze ospiterà il Gay Village, centro nevralgico dell’evento. I giochi si svilupperanno in diverse location tra le più iconiche della città, dagli hotel esclusivi, come Las Arenas, ai rinomati centri sportivi come i campi da golf di El Saler o El Bosque.
Ma non solo: anche la moderna Marina di Valencia si trasformerà un vivace centro di attività, perfetto per gli sport acquatici, mentre i Giardini del Turia, ampia oasi verde che serpeggia attraverso la città, saranno sfondo pittoresco per eventi all’aperto e attività ricreative.
I Valencia Gay Games 2026 saranno un trionfo di cultura con un ampio spazio riservato alle espressioni artistiche più variegate.
Lǝ appassionatǝ della settima arte potranno immergersi in un ciclo di film incentrati sulla diversità di genere al Teatro Romano di Sagunto, a soli 30 minuti da Valencia, palcoscenico anche per un’intensa kermesse di spettacoli di arti performative.
Le strade si trasformeranno in una galleria d’arte a cielo aperto, con mostre artistiche ad adornare le facciate degli edifici, invitando i visitatori a una passeggiata immersi nell’anima creativa città.
Valencia, conosciuta per la sua anima musicale, farà risuonare le sue note anche durante i Giochi, dal Palau de la Musica, con i suoi concerti bandistici, al teatro dell’opera Palau de les Arts, sede di un raffinato gala corale.
E per chi preferisce le atmosfere urban, non mancherà un festival della diversità e il dinamico “No Closet After Party“.
A conclusione degli eventi, i partecipanti ai Gay Games avranno l’opportunità di assistere ad alcuni dei più spettacolari e rumorosi fuochi d’artificio, un’esperienza sensoriale da non perdere.
La storia dei Gay Games
Fondati nel 1982 da Tom Waddell, medico ed ex atleta olimpico, i Gay Games nascono per sfidare il paradigma machista ed esclusivista dello sport.
Il primo evento si tenne a San Francisco, città natale di Waddell, con oltre 1.300 partecipanti da 12 paesi, che gareggiarono in 17 discipline sportive. L’evento iniziale fu un trionfo, segnando l’inizio di un’importante tradizione quadriennale.
La cerimonia di apertura vide il coinvolgimento di ex atletǝ olimpicǝ e un’accensione simbolica della fiamma, trasportata in staffetta dallo Stonewall Inn di New York.
In oltre quarant’anni di storia, i Gay Games sono cresciuti esponenzialmente sia in termini di partecipazione che di rilevanza culturale, edizioni itineranti in diverse città di tutto il mondo.
Ogni edizione ha portato con sé un sapore unico e un’impronta culturale distintiva della città ospitante, arricchendo l’esperienza di atletǝ e spettatorǝ. Importante è stato anche il loro ruolo nel contesto dell’HIV/AIDS, specialmente nei giochi del 1994 a New York, dove atletǝ sieropositivǝ hanno partecipato e stabilito record mondiali.
Simbolo potente di resilienza, forza e orgoglio per la comunità LGBTQIA+, con il passare degli anni i Gay Games hanno mantenuto i loro principi fondamentali di inclusione e partecipazione, fungendo da piattaforma per la celebrazione dell’identità e della diversità.
5 buoni motivi per visitare Valencia
Con la sua architettura che spazia dal gotico alla modernità di Calatrava, Valencia è un microcosmo di storia e innovazione, un mosaico di vecchio e nuovo, dove le strette vie del Barrio del Carmen si incontrano con l’avveniristica Città delle Arti e delle Scienze.
Il luogo perfetto per ospitare un evento di rilevanza transcontinentale come i Gay Games, in una città che ha fatto dell’accoglienza e dell’inclusione un’arte.
Tuttavia, non è necessario attendere fino al 2026 per organizzare una visita a Valencia: questo splendido gioiello incastonato sulla costa orientale spagnola pronto a stupire anche lǝ roadtripper più esigente in qualsiasi momento dell’anno.
Questa città europea, tra le più incantevoli, vi accoglierà con un calore sorprendente, invitandovi a scoprire i suoi numerosi tesori nascosti tra stradine storiche, pittoreschi vicoli e ampi spazi testimoni di una storia millenaria.
1. Una scena LGBTQIA+ vivace e inclusiva
Valencia vanta una delle scene LGBTQIA+ più vivaci della Spagna. Quartieri come Ruzafa e El Carmen sono il cuore pulsante della vita notturna, con bar e locali che accolgono una clientela diversificata e internazionale. Non sono solo luoghi di divertimento, ma anche centri di cultura e di scambio, dove esprimersi liberamente e condividere esperienze indimenticabili.
2. Architettura mozzafiato
Per lǝ amanti dell’arte e dell’architettura, Valencia è un vero gioiello. Dall’incantevole centro storico, dove si intrecciano vicoli medievali e piazze vivaci, alla futuristica Città delle Arti e delle Scienze, ogni angolo della città offre qualcosa di unico.
La combinazione di antico e moderno rende Valencia un luogo dove storia e innovazione si fondono in modo armonioso, regalando scenari mozzafiato anche nei luoghi più inaspettati.
3. Valencia da gustare
La cucina valenciana è un altro dei suoi grandi richiami. Conosciuta come la culla della paella, la città offre una varietà di piatti tipici che rispecchiano la ricchezza del Mediterraneo. Dai ristoranti stellati ai mercatini di street food, ogni cenetta romantica è un’opportunità per scoprire sapori unici.
4. Spiagge e clima mediterraneo
Le spiagge di Valencia, come quella di Malvarrosa, invitano a giornate di relax sotto il sole. Il clima mite tutto l’anno rende la città una destinazione perfetta per chi cerca una fuga dal freddo o semplicemente vuole godersi il mare in tranquillità.
5. Un caleidoscopio di eventi culturali e sportivi
Valencia brulica di eventi culturali, festival artistici e competizioni sportive in un dinamismo culturale che offre allǝ visitatorǝ mai stanchi una gamma infinita di attività tra cui scegliere.
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