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Vicenza, il prete che benedì gli anelli di un’unione civile: “Rifarei tutto”

A quasi un anno di distanza il sacerdote non ha cambiato idea sul gesto.

unione civile coppia lesbica benedetta dal prete
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Una scelta che fece discutere la comunità, ma il prete che l’anno scorso aveva benedetto gli anelli di due donne oggi la rivendica.

Non si è pentito don Giuseppe Gobbo, il prete che a giugno dello scorso anno aveva benedetto le fedi di una coppia lesbica vicentina che si è poi unita civilmente al municipio di Schio.

Una decisione che al tempo suscitò diverse reazioni e che ora conferma, come riportato dal Giornale di Vicenza, partecipando a un incontro su unioni civili, coppie di fatto e convivenze promosso dal comune di Piovene Rocchette, sempre nel vicentino.

“Vogliamo restare fermi sulle nostre tradizioni e credi o finalmente aprirci al dialogo e alla comprensione?”, questa la domanda rivolta al pubblico dal sacerdote durante la conferenza, che al tempo della benedizione delle fedi di Paola e Giovanna aveva dichiarato: “Il gesto ha una duplice valenza, avendo l’intento di trovare un punto di raccordo valoriale tra un percorso religioso ed uno tipo civile e personaleriporta il Giornale di Vicenza Questi due cammini possono incontrarsi perché alla radice hanno valori in comune”.

Il suo gesto, che potremmo definire autenticamente ‘pastorale’, aveva causato l’intervento del vescovo, che aveva precisato come don Beppe pur “mosso da sentimenti di indubbia carità pastorale” avrebbe “evidentemente sottovalutato l’impatto e le conseguenze dei propri gesti che hanno rischiato di apparire come un’indebita equiparazione dell’unione civile al sacramento del matrimonio”.

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