Oggi 73enne, Walter Siti, 8 anni fa premio Strega grazie a “Resistere non serve a niente“, si è concesso una lunga intervista a Candida Morvillo, per il Corriere della Sera, in cui ha rivelato di essersi unito civilmente.
Stiamo insieme dal 2011, siamo uniti civilmente dal 2016, uso chiamarlo consorte. Non ne parlo mai, perché lui tiene la cosa segreta sia in famiglia che al lavoro. Spero che prenda coraggio, ma non insisto.
Siti, che è senza ombra di dubbio il più grande scrittore gay dichiarato italiano vivente, ha esordito come romanziere a 47 anni, nel 1994, con Scuola di nudo. Da allora ha pubblicato altri 10 romanzi, con l’ultimo, La natura è innocente. Due vite quasi vere, edito nel 2020.
Le polemiche esplose con “Bruciare tutto“, che tratta lo scottante tema della pedofilia, l’hanno invece colpito, nel 2017. “Ho pianto perché il mio compagno leggeva su Facebook insulti assurdi in cui mi davano del pedofilo e ci restava malissimo“, ha confessato Siti, che nei primi anni ’60 iniziò a dire “ai ragazzi “sei molto bello, mi piaci”. Mi sputavano in faccia senza troppi problemi. Dopo il ’68, da dirigente dell’Arci in Toscana, proiettai Un chant d’amour di Jean Genet, un film su un amore casto fra due detenuti. Un signore un po’ rustico disse: se lo rifate, mi dimetto dall’Arci. Non so come, ma sbottai: dimettiti subito, dato che io sono un tuo superiore dirigente e sono anche finocchio. Il giorno dopo, varcai la soglia della Normale, pensando: oddio cosa ho fatto. Un caro amico mi tolse il saluto. Un prof mi disse: lo sono stato anche io. Usò questo passato curioso, pensando che si potesse guarire“.
In primavera uscirà «Contro l’impegno – Riflessioni sul Bene in letteratura», sua ultima fatica letteraria così descritta: “Ogni capitolo affronta scrittori di moda, con la voglia di reagire all’idea per cui la letteratura serva a fare del bene, a sviluppare solidarietà, libertà, giustizia. Oggi devi parlare bene dei migranti, delle donne e censurare il resto, ma così non si sfrutta la letteratura che, se va a fondo ed è seria, dice cose che l’autore non sapeva di voler dire. E può tirare fuori cose spiacevoli che possono anche fare del male“.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.