NEW YORK – Katharine Hepburn era bisessuale. Lo sostiene Darwin Porter, già autore dei controversi «The Secret Life of Huphrey Bogart» e «Hollywood’s Silent Closet» che firma adesso il libro «Katharine the Great» che uscirà negli Stati Uniti il prossimo 14 febbraio e che non mancherà di suscitare polemiche.
L’attrice è morta il 30 giugno scorso all’età di 96 anni, dopo aver sofferto per molto tempo del morbo di Parkinson che non le ha impedito però di interpretare il bellissimo «On golden pond» (Sul lago dorato) del 1981 che le è valso il quarto Oscar della sua carriera cinematografica durata più di 50 anni. La prima statuetta la ottenne nel 1933 con «Morning Glory», poi nel 1967 con «Guess Who’s Coming to Dinner» (Indovina chi viene a cena) e ancora un altro nel 1968 con il magistrale «A Lion in Winter» (Il leone d’inverno).
Secondo Darwin Porter la Hepburn intrattenne disinvolte relazioni con molte e importanti donne: Claudette Colbert, Greta Garbo, Judy Garland e Laura Harding la ricca ereditiera dell’impero American Express. Anche Eleanor Roosevelt moglie del presidente Franklyn Delano Roosevelt non fu immune al fascino della bella attrice alla quale scrisse infuocate lettere d’amore.
Di certo la Hepburn non fu insensibile al fascino maschile e tra gli uomini della sua vita, a parte il marito Spencer Tracy, ci furono due bisessuali illustri: Ernest Hemingway e Burt Lancaster, oltre al regista John Ford e al machissimo Robert Mitchum.
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