Milano – Ultima occasione per visitare la mostra di ConiglioViola Il "marchio" più eccentrico dell’arte contemporanea italiana, celebre per l’Attacco Pirata alla Biennale di Venezia del 2007, bombardata con 52 colpi di cannone. ConiglioViola è noto anche per aver curato un video di Loredana Bertè (Strade di fuoco) e per una delle opere che più destò l’orrore di “suor” Letizia Moratti. “Ecce trans” (in foto), lo scatto di Sircana che parla con un trans trasformato in Gesù, fu infatti, insieme alla statua di Ratzinger in reggicalze, una delle cause della censura da parte del Comune di Milano sulla mostra “Arte e omosessualità” che doveva svolgersi nel gennaio del 2008, e non ha mai avuto luogo in città. Sembra che da allora si sia fatto un bel passo in avanti, difatti l’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory ha dichiarato: “Volevamo una mostra anomala e trasgressiva, ma gratuita, e alla portata di tutti”. La mostra “ConiglioViola, sono un pirata / sono un signore – greatest hits 2001/2008”, ha riscosso un grande successo di pubblico con oltre 5 mila presenze per il primo week-end di programmazione al Pac – Padiglione d’Arte Contemporanea di via Palestro, 16 (l’ingresso è gratuito): “Un successo voluto – prosegue l’assessore– frutto di una strategia che fin dal mio insediamento è stata esplicita: promuovere e sostenere l’arte contemporanea”.
La mostra – curata personalmente dal "capitano" di ConiglioViola, Brice Coniglio, il più giovane artista cui il Pac abbia mai dedicato una personale, e da Martina Corgnati – racconta i primi nove anni di vita (ma anche la quasi-morte e la resurrezione) del marchio artistico più anomalo, eccentrico (e tormentato) della scena contemporanea in Italia. Il titolo "Sono un pirata / Sono un signore" (mutuato da Julio Iglesias) prende spunto dall’Attacco Pirata alla Biennale di Venezia, azione eletta a manifesto per definire il ruolo di elegante "fuori legge" che Coniglio Viola ha fatto suo lungo tutto il suo percorso. In mostra al PAC tutti i progetti più significativi, alcuni mai presentati in Italia, oltre ad alcuni lavori inediti come “Recuperate Le Vostre Radici Quadrate (2004-2006)”, operazione al confine tra musica, arte e teatro che si inoltra nell’estetica e nella musica popolare degli anni ’80 oppure lo “Stendibiancheria” (in foto) con tutte le icone gay della musica italiana. Fino ad arrivare alla profetica “Fine primo tempo” videoinstallazione che rilegge in chiave escatologica il brano "Ci sarà" di Al Bano e Romina Power. Intanto la ciurma coniglioviolacea è già al lavoro sui nuovi progetti: il 4 novembre l’anteprima-studio al Teatro Gobetti di Torino della nuova produzione teatrale "Concerto Senza Titolo", antologia musicale sul tema-tabù della morte, interpretato da Antonella Ruggiero.
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