A fine novembre la Corte Suprema russa ha dichiarato “estremista” il “movimento civico internazionale Lgbt”, definizione volutamente generica perché Vladimir Putin considera le persone queer russe eversive per ciò che sono, e non perché aderiscano a una particolare associazione o organizzazione o movimento. Dopo la decisione della Corte Suprema la polizia russa ha iniziato a fare irruzione nei bar e nei pub LGBTQIA+ russi, arrestando i presenti.
Per manifestare solidarietà alla comunità LGBTQUIA+ russa, Certi Diritti ha organizzato un presidio per questo sabato 16 dicembre, alle ore 14, nei pressi di MM Segesta, a poca distanza dal Consolato russo di Milano.
Ci si sposterà poi tutti verso la Prefettura, per chiedere al nostro Governo di agire. “Chiediamo di garantire visti e documenti di viaggio alle persone LGBT+ e ai difensori dei diritti LGBT+. Lasciare il Paese è spesso l’unico rifugio per chi subisce violazioni dei diritti umani e un prezioso strumento per chi continua a lottare contro la discriminazione. Non si può stare in silenzio! Uniamoci, alziamo la voce e difendiamo i diritti fondamentali di tutti. Libertà e uguaglianza non possono essere negate”, hanno rimarcato da Certi Diritti, Associazione radicale per la tutela e la promozione delle libertà sessuali.
Alla manifestazione hanno aderito Arcigay Milano, Famiglie Arcobaleno, I Sentinelli di Milano, L’Associazione Quore, Gaynet Italia, i Radicali, Agopanto, il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, Omphalos LGBTI e Più Europa Milano. Sarà presente anche il Consigliere Regionale Luca Paladini.
Nel frattempo Vladimir Putin ha confermato che si ricandiderà come presidente alle prossime elezioni del 17 marzo 2024, puntando ad un quinto mandato presidenziale che lo vedrebbe Zar di Russia fino al 2030.
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