ROBIN? TROPPO GAY. ORA È DONNA

La storica spalla di Batman si ritira per lasciare il posto a… una spigliata ragazzina! Non è la prima volta, ma ora sembra che la svolta omofoba di Bush colpisca anche i fumetti.

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Abbiamo già parlato di come la “coppia” formata da Batman e Robin sia stata accusata di incitare i giovani lettori all’omosessualità (clicca qui), e di come i benpensanti si siano accaniti contro il dinamico duo dagli esordi fino ai giorni nostri. D’altra parte i fumetti risentono spesso dell’atmosfera socio-politica che li circonda, e probabilmente non è un caso se recentemente la casa editrice di Batman (la DC Comics) ha deciso di mandare in pensione l’attuale Robin per fare posto ad un nuovo Robin… di sesso femminile!

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Per fare maggiore chiarezza sull’accaduto vale la pena di riassumere brevemente le vicissitudini dei vari personaggi che nel corso dei decenni si sono avvicendati nel ruolo di Robin al fianco dell’uomo pipistrello. Il primo e più famoso Robin è stato Dick Grayson, figlio di una famiglia di acrobati uccisi dalla malavita e adottato da Bruce Wayne (ovvero il miliardario alter ego di Batman): la sua prima apparizione risale addirittura al 1941, e fino al 1984 ha indossato il tipico costume da “pettirosso” (“Robin” in inglese, appunto). Dick Grayson è il Robin che tutti ricordano, immortalato dalla serie di telefilm degli anni ’60, dalle prime serie animate e persino dalle ultime versioni cinematografiche del “dinamico duo”. Dick Grayson è stato anche protagonista della maggior parte delle situazioni “equivoche” di cui i moralisti si lamentavano: per fare un esempio molto banale, quando Batman era insidiato da una qualche avvenente criminale di sesso femminile, Robin/Dick Grayson non lesinava vere e proprie scenate di gelosia!
In realtà il ruolo di Robin doveva essere da una parte quello di dare ai lettori un coetaneo con cui identificarsi, e dall’altro quello di alleggerire le atmosfere tenebrose di alcune storie, per il resto non ci è dato sapere se gli autori volessero davvero mettere dei sottointesi gay o se si trattava solo di “sviste” molto ingenue…
In ogni caso Dick Grayson col tempo era cresciuto e ad un certo punto decise di “emanciparsi”, divenendo il supereroe noto come Nightwing ed allontanandosi per sempre dall’ala protettrice di Batman… Evidentemente gli sceneggiatori pensavano che far convivere ancora Batman con un Robin che aveva da poco finito il college era davvero troppo equivoco negli smaliziati anni ’80.

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Pochi mesi dopo la partenza di Dick Grayson, però, Bruce Wayne si imbattè in un altro orfanello vittima della criminalità: il suo nome era Jason Todd ed era destinato a diventare il secondo Robin. Probabilmente nessuno si aspettava che, nel 1988, questa seconda incarnazione di Robin avrebbe incontrato una delle fini più tragiche nella storia dei fumetti di supereroi. Dopo aver scoperto che la propria madre era ancora viva, Robin decide di ritrovarla, giusto per scoprire che è una scienziata poco di buono, in combutta nientepopodimeno che con il Joker, l’arcinemico folle di Batman! Ovviamente il Joker coglie l’occasione al volo, e dopo aver seviziato sadicamente il povero Jason lo fa saltare in aria assieme alla madre! A scanso di equivoci questo finale a dir poco drammatico non venne deciso dagli autori del fumetto, ma da un referendum fra i lettori che per una manciata di voti ha fatto passare il secondo Robin a miglior vita. A quanto pare Jason Todd non aveva il carisma del suo predecessore Dick Grayson, o forse è stato penalizzato proprio dal fatto di essere meno “equivoco” del primo Robin…
C’è da dire che poco dopo Batman avrebbe avuto due fortunate trasposizioni cinematografiche ad opera di Tim Burton, e il regista stesso ammise di aver rimosso la figura di Robin proprio perchè sarebbe stato “lesivo per la privacy di Batman”, a riprova del fatto che fino ai primi anni ’90 l’idea che Batman e Robin stessero insieme era addirittura data per scontata.

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Nel 1990, però, un nuovo Robin sarebbe giunto a rinnovare la tradizione: il suo nome era Tim Drake. Rispetto ai suoi due predecessori i retroscena di Tim erano decisamente originali: mago dell’elettronica e figlio di un industriale, il piccolo Tim era da sempre un fan di Batman e Robin, al punto di intuirne le identità segrete! Tim si sentiva in dovere di diventare il terzo Robin per smussare la rabbia e il rancore che Batman si portava dentro dopo la morte di Jason, ma ovviamente l’uomo pipistrello non voleva nessun nuovo Robin al suo fianco… Tuttavia la determinazione di Tim ebbe la meglio e Batman iniziò ad allenarlo, facendone il Robin più agguerrito e preparato fra tutti quelli che lo avevano affiancato.
C’è da dire anche che questo nuovo Robin non ha alcuna necessità di essere “adottato” da Bruce Wayne, e per giunta ha ritoccato il costume quanto basta per non dare spazio a illazioni, inoltre ha un certo successo con le ragazzine e il tutto sembra concorrere a fugare ogni dubbio sul suo rapporto con Batman. Il look moderno e i modi di fare accattivanti di Tim si sono guadagnati subito la simpatia del pubblico, tanto che nelle ultime due versioni cinematografiche di Batman, quelle dirette da Joel Schumacher, c’è spazio per un aitante Robin (interpretato da Chris O’Donnel) che, nonostante sia presentato come “Dick Grayson”, sfoggia il look e gli atteggiamenti di Tim Drake.

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A questo punto tutto faceva pensare che Robin/Tim Drake avrebbe avuto una lunga e fortunata carriera, tuttavia proprio in questi mesi è accaduto l’imprevedibile: Tim Drake si è ritirato! Il pretesto è alquanto banale: suo padre, gravemente malato, scopre che Tim è Robin, e lo supplica di ritirarsi. Tim ubbidisce e gli sceneggiatori decidono che il nuovo Robin sarà… una bionda ragazzina di nome Stephanie Brown! In realtà Stephanie già combatteva il crimine col nome di Spoiler (per compensare i misfatti compiuti dal padre, un noto criminale), e non c’era alcuna necessità di farle indossare i panni di Robin. Che cosa è accaduto? La spiegazione “ufficiale” dell’editore è che un Robin femminile darebbe più brio e colore alle avventure di Batman…

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Però qualcuno ha fatto notare che tutto questo è successo proprio all’indomani delle infuocate polemiche sulla legittimità delle unioni omosessuali negli Stati Uniti e che, guardacaso, Robin se la vede sempre brutta quando al potere ci sono presidenti non proprio gay-friendly (Reagan, Bush Sr. e ora Bush Jr.). A margine di tutto questo è da notare che, considerando quanto Batman si è dimostrato interessato alle donne negli ultimi anni, un Robin femminile e adolescente non depone certo a favore della sua moralità. Sarà molto interessante seguire gli sviluppi della situazione, anche per verificare se la convivenza fra un supereroe maturo e una spalla minorenne è ritenuta accettabile a patto che i sottointesi non siano omosessuali…

di Valeriano Elfodiluce

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