Norvegia: Anna, nata Adrien, è una delle primissime bambine ad aver beneficiato della nuova legge, introdotta nel paese pochi mesi fa, che permette alle persone transgender di modificare il proprio genere senza sterilizzazione o operazioni chirurgiche, semplicemente compilando un questionario online da inviare all’amministrazione fiscale. La grande novità introdotta consiste nell’età minima per effettuare il cambiamento: da 18 è stata abbassata a 16, senza che sia necessario il permesso dei genitori; per i bambini invece, previa autorizzazione dei genitori, il cambio può essere effettuato già dai 6 anni.
“Non mi sono mai sentita un ragazzino. Quando ero piccolo pensavo comunque di essere una ragazza, mi piaceva vestirmi in modo femminile e giocare con le bambole. Mi chiedevano tutti se fossi un bambino o una bambina e mi sentivo molto triste“, racconta Anna, che ha trovato il pieno supporto dei genitori.
La Norvegia è il quarto paese europeo a consentire il cambiamento anagrafico di genere senza operazioni chirurgiche, e solo il secondo a permetterlo ai bambini (l’altro è Malta). Il provvedimento è stato voluto fortemente dal ministro della Sanità Bent Høie: “La Norvegia è in prima linea nella difesa dei diritti LGBT. Ma le disposizioni in vigore concernenti il cambiamento legale di genere non si sono evolute da circa 60 anni e sono inaccettabili“, aveva dichiarato in occasione dell’approvazione della legge. “Questo provvedimento è storico perché affida alle persone e non ai servizi di sanità la facoltà di decidere a che genere si appartiene. Tutte le persone che sentono di farlo ne hanno il diritto, e non è giusto che il governo scelga cosa è giusto o non è giusto fare col corpo e i genitali dei cittadini“.
La legge prevede, ovviamente, che i minori abbiano accesso solo al cambio anagrafico di genere: per un eventuale intervento chirurgico bisogna comunque aspettare la maggiore età.
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