Secondo uno studio statunitense, l’80% delle persone transgender ha pensato al suicidio, e il 40% ha tentato di farlo. È ora di iniziare a considerare questi suicidi come omicidi di stato, poiché sono il risultato della mancanza di comprensione e accettazione da parte della società. È quanto scrive, senza mezzi termini, Il Fatto Quotidiano nell’articolo di Camilla Vivian.
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Solo alcuni mesi fa, il mondo ha perso una giovane donna bellissima di nome Nicole, il cui sorriso aveva il potere di illuminare le giornate di chiunque la conoscesse. La sua morte è stata un’altra tragica testimonianza della mancanza di rispetto e accettazione nella nostra società, un ennesimo angelo perso a causa di pregiudizi e discriminazioni. Vivian racconta di come Paola, madre di Nicole, abbia descritto sua figlia come una persona straordinaria, piena di dolcezza, empatia, forza e vulnerabilità.
Nicole era una giovane donna che si dedicava al sostegno degli altri, aveva il dono dell’ascolto e irradiava energia positiva ovunque andasse. Tuttavia, dietro il suo sorriso luminoso si nascondevano le sfide interiori che affrontava nel suo percorso di affermazione.
Nicole non solo ha dovuto affrontare il peso di essere transgender, ma anche quello di essere stata adottata. La famiglia le aveva sempre detto la verità sulle sue origini, ma gli insulti crudeli e insensibili provenienti dalla società l’hanno tormentata fin da bambina. Nicole ha dovuto affrontare pregiudizi e discriminazioni sin dall’infanzia, quando ha affermato se stessa per ciò che era, una bambina, nonostante le aspettative della società.
Nelle parole di mamma Paola a Il Fatto, Nicole emerge come una persona desiderosa di essere accettata, all’inizio conformandosi agli stereotipi maschili, cosa che l’ha solo resa più infelice, perché cercava di essere qualcosa che non era. Nicole avrebbe voluto essere amata per chi era veramente, ma spesso veniva trattata come un oggetto sessuale, senza gentilezza né rispetto. Le sue ultime parole dimostrano come sia rimasta sola e disperata, spiega mamma Paola.
Novembre è il mese della consapevolezza e della visibilità delle persone transgender: ecco perché è importante.
Il 20 Novembre è il TDOR e cioè il Transgender Day Of Remembrance (giorno dedicato alla memoria delle vittime di discriminazioni e violenze anti-T).
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