Modena: le unioni civili valgono anche al cimitero

Cambiano le regole per le sepolture nei cimiteri.

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< 1 min. di lettura

Il diritto a essere vicini anche nella morte è ora esteso ai conviventi uniti civilmente“. Dice questo una recente delibera della giunta di Modena del sindaco Pd Gian Carlo Muzzarelli, che cambia le regole per le sepolture nei cimiteri modenesi.

L’atto è stato emesso mercoledì scorso e recepisce, tra le altre cose, le disposizioni sulle unioni civili anche per la sepoltura. Dunque per essere seppelliti uno accanto all’altro non sarà più obbligatorio essere stati sposati, poiché i defunti che erano uniti civilmente saranno equiparati in toto a due persone sposate.

Per esempio: due persone al centro di una unione civile, ma non residenti nella stessa città, potranno comunque essere seppellite insieme, esattamente come avviene per i defunti uniti in matrimonio.

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alessio 19.2.17 - 21:30

Prima del cimitero esisteva la necropoli, la città dei morti. Con l'avvento del cristianesimo si è inaugurato l'uso della parola cimitero, parola cristiana, di derivazione greca, Koimeterion, il cui significato è dormitorio. Con il cristianesimo, non ci sono più i morti, ma solo quelli che dormono, nell'attesa della risurrezione dei corpi. I loro corpi vengono depositati, verbo anch'esso di invenzione cristiana, nel camposanto, ad aspettare la Risurrezione. Il camposanto accoglie, pertanto, corpi benedetti, corpi da rispettare come tempio dello Spirito Santo, da non assoggettare, come dice S.Paolo, alle crapule, alle orge e all'immondo vizio contro natura, che attira l'ira di Dio. Il cimitero accoglie i corpi di uomini e donne, la cui unione è benedetta da Dio che chiama l'uomo e la donna ad essere, in virtù del loro amore complementare e fecondo, co-creatori della vita ! Il camposanto, pertanto, luogo di sommo rispetto, non può e non deve essere profanato da turpi accostamenti di uomini con altri uomini o di donne con altre donne, protagonisti, in vita, di ripugnanti degenerazioni, con l' esecranda intenzione di insozzare e dissacrare un luogo santo, perpetuando, anche dopo la morte, nel più sconcio scempio della dignità umana, sacrificata al satanico altare della sodomia, lo spregevole spettacolo della più ributtante perversione.

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    Steve Pearl 19.2.17 - 22:21

    Tranquillo. Anche al cimitero sarai solo come in questa vita. AMEN

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    Jacopo Stefani 20.2.17 - 8:59

    ma muori coglione d'un bigotto credente di merda

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    Antonio Magno 20.2.17 - 10:21

    Guardi che anche gli atei e gli agnostici vengono ospitati nei cimiteri. Anche coloro che hanno avuto un funerale civile e non religioso vengono ospitati nei cimiteri... Quindi mi spieghi che diavolo c'entra il suo intervento. Anche gli islamici, gli ebrei e i buddisiti hanno i loro cimiteri. La parola cimitero è stata presa a convenzione, è non è solo dei credenti i Cristo... Quindi prima di scrivere una marea di cazzate almeno s'informi...

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      alessio 20.2.17 - 12:05

      La parola cimitero non è stata presa a convenzione, così, tirando i dadi e via! La parola cimitero nasce in un contesto ben preciso, nasce in una temperie culturale e religiosa, per la quale la considerazione di certe cose era radicalmente trasformata: i morti non erano più semplicemente dei morti, ma persone con un corpo santo che venivano depositate in un luogo, detto dormitorio, perché dormivano in attesa della risurrezione! Pertanto la genesi dei luoghi che oggi noi conosciamo come cimitero è proprio quella, è strettamente religiosa e fa capo a tutta una serie di valori, di considerazioni, di sacri principi, che non possono, per obiettività storica, essere offesi dalle depravazioni, acquisite nell'epoca contemporanea come tollerabili, come accettabili, mentre ai tempi in cui i cimiteri nascono e tutto questo nasce, erano ufficialmente riprovate e i corpi dei peccatori erano sepolti al di fuori delle mura e non si dava ad essi esequie cristiane. Questo era per motivi pedagogici, per rendere avvertita l'umanità del grande pericolo che gravava su chi si lordava di comportamenti ignominiosi e gravemente contro natura. Non avere rispetto e considerazione per la storia dei luoghi dove pretendiamo di collocarci dopo la morte, non avere il senso della storia che ha prodotto quei luoghi e comportarsi indifferentemente da tutto, significa fare come quelli che a Natale mangiano la colomba pasquale, mentre a Pasqua mangiano il panettone. Non capiscono che il panettone e la colomba, quali dolci, se li ritrovano proprio perché c'era un rispetto e una considerazione tale per determinati eventi, che il risultato, sotto il profilo dell'arte culinaria, sono stati proprio quei dolci. Se tale rispetto fosse mancato, quei dolci ora non esisterebbero e loro non potrebbero goderne. La stessa cosa vale per i camposanti e i cimiteri: se non vi fosse stata una seria valorizzazione dei principi a fondamento della nascita e della proliferazione di quei luoghi, ma, al contrario, vi fosse stata l'irridente profanazione che oggi si vuole attuare, accostando, nel peccato commesso in vita, corpi protagonisti di orripilanti depravazioni, quegli stessi luoghi, oggi, non sarebbero potuti esistere e i corpi medesimi gettati nella fossa comune come spazzatura. Tutto si tiene.

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        Antonio Magno 20.2.17 - 12:29

        Ma quando mai ? Le necropoli esistevano da ben prima dell'avvento del cristianesimo. Le sepolture comuni rislagono al neolitico, e le fondamenta delle sepolture cristiane, sono prese a piene mani da quelle greche, ma cosa aspettarsi da una religione che converte il culto pagano politeista a quello cristiano monotiesta ? A quanto mi risulta il cimetero è un luogo di sepoltura, il camposanto è un luogo di sepoltura religioso (cattolico) , che è parte di un cimitero. La consacrazione della salma (estrema unzione) e della terra (benedetta) dove questa viene posta lo rendono "santo" . Ma il cimitero di per se non è un campo santo, ci mancherebbe altro. Un'ateo o agnostico ha il sacrosanto diritto di essere sepolto in terra non consacrata... Quindi quello che lei stò scrivendo è palesemente fuorviante, e senza fondamenti....

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          alessio 20.2.17 - 13:49

          Giuro che neanche da un bambino di due anni ho mai sentito tanta ignoranza: l'estrema unzione, la quale non esiste con tale denominazione, in quanto il suo nome corretto è unzione degli infermi, non è la consacrazione della salma, ma, tutto al contrario, è il sacramento che viene impartito alla persona viva e sofferente, per aiutarlo a sostenere e a sopportare la malattia e come eventuale viatico per il trapasso. L'unzione degli infermi è un sacramento che, come tale non viene somministrato a un cadavere, a una salma, ma alla persona in stato di malattia o di pericolo di vita. Certo che le necropoli esistevano ben prima dell'avvento del cristianesimo! Bella scoperta! Infatti, si chiamavano necropoli, città dei morti, e la cosa finiva lì, senza alcun tipo di prospettiva! Con il diffondersi del cristianesimo è invalso, invece, il termine cimitero, significativo di una visione completamente trasformata dello stato delle persone defunte, rispetto a quello vigente con le necropoli. Le necropoli erano, appunto, le città dei morti e la cosa finiva lì senza nessuna prospettiva di risuscitamento o di risveglio, come, invece, stava poi a significare la parola cimitero, introdotta dal cristianesimo, dal significato di dormitorio, proprio per intendere una condizione completamente diversa rispetto a quella della necropoli, una condizione di attesa della risurrezione ! Pertanto, i culattoni che hanno buttato nel cesso la loro dignità umana e tradito il dovere di ogni uomo di cercare di trasmettere la vita, si facciano pure seppellire, avvinghiati tra di loro, nelle necropoli, senza lordare e profanare i cristiani cimiteri o i camposanti con inverecondi e spudorati accostamenti contro natura !

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          alessio 20.2.17 - 14:05

          Non per risultare offensivo, ma neanche da un bambino di due anni mi aspettavo una tale confusione : l'estrema unzione non esiste con tale denominazione, in quanto il suo nome corretto è unzione degli infermi, ed essa non è la consacrazione della salma, ma, tutto al contrario, è il sacramento che viene impartito alla persona viva e sofferente, per aiutarlo a sostenere e a sopportare la malattia e come eventuale viatico per il trapasso. L'unzione degli infermi è un sacramento che, come tale non viene somministrato a un cadavere o a una salma, ma alla persona in stato di malattia o di pericolo di vita. Certo che le necropoli esistevano ben prima dell'avvento del cristianesimo! Bella scoperta! Infatti, si chiamavano necropoli, città dei morti, e la cosa finiva lì, senza alcun tipo di prospettiva! Con il diffondersi del cristianesimo è invalso, invece, il termine cimitero, significativo di una visione completamente trasformata dello stato delle persone defunte, rispetto a quello vigente con le necropoli. Le necropoli erano, appunto, le città dei morti e la cosa finiva lì senza nessuna prospettiva di risuscitamento o di risveglio, come, invece, stava poi a significare la parola cimitero, introdotta dal cristianesimo, dal significato di dormitorio, proprio per intendere una condizione completamente diversa rispetto a quella della necropoli, una condizione di attesa della risurrezione! Pertanto, i culattoni che hanno buttato nel cesso la loro dignità umana e tradito il dovere di ogni uomo di cercare di trasmettere la vita, si facciano pure seppellire, avvinghiati tra di loro, nelle necropoli, senza lordare e profanare i cristiani cimiteri o i camposanti con inverecondi e spudorati accostamenti contro natura

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          Antonio Magno 20.2.17 - 14:14

          E i figli di puttana come te dove devono essere seppelliti accanto alla propria madre ? I cimiteri non sono cristiani, sono per tutti punto e basta, questo può piacerti o meno. E lo spudorato sari te ed il tuo dio, che predicava amore, e si ritrova coglioni come te che predicano l'odio... Pagliaccio!

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          alessio 20.2.17 - 14:42

          Mi viene il sospetto, se reagisci così, che tu sia un tantino finocchio...

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          Antonio Magno 20.2.17 - 14:44

          Ovviamente visto che siamo su un sito di "finocchi", ma questo non è il punto. Il punto semmai è che tu sei nemmeno poco testa di cazzo.

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          Steve Pearl 20.2.17 - 14:51

          Tranquillo... è finocchio pure lui... è un cripto-frocio.

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Facebook User 19.2.17 - 18:10

"Cambia le regole": è un imperativo? oppure...

    Avatar
    Luigi C 19.2.17 - 20:20

    .... oppure è un indicativo presente , terza persona singolare; ma si presuppone la conoscenza della grammatica oltre che dalla Legge Civile Italiana.

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