Come si dice, il mondo è bello perché è vario. E la stessa cosa potrebbe sicuramente essere detta del sesso. Fare i porcelloni in situazioni in cui non ci si immagina di farlo, può essere rischioso e eccitante, e regala il brivido della trasgressione.
E ce n’è abbastanza per più di una fantasia, perciò non sorprende che scrittori erotici di tutto il mondo abbiano ambientato le loro sconcezze in ogni sorta di posto insolito, dall’Amazzonia allo zoo. Ma in realtà, quanto sono davvero avventurosi questi scrittori, una volta che li hai allontanati dalla loro tastiera?
Bene, siamo andati a chiedere ad alcuni autori tra i più porci del mondo, le loro esperienze sessuali in posti inverosimili. Partiamo dalla festa politica di Kirk Read, il cui lavoro è apparso in Best Gay Erotica 1999; Read stava partecipando a una campagna per la riforma della legge sulla sodomia nell’Assemblea Generale del Virginia, cercando di aprire una breccia in una legislatura decisamente poco gay-friendly. Lo scrittore racconta che, dopo esser rimasto inchiodato ad ascoltare il discorso palloso di un aiutante di un rappresentante dell’assemblea omofobo, questo giovane ha chiuso la porta dell’ufficio e gli ha fatto cenno di sedersi sulla sedia del suo capo. «Mi ha fatto uno dei migliori pompini della mia vita – ricorda Read – Era una specie di scusa, credo». Ben fatto, Kirk…
Forse, scopare in una macchina parcheggiata non è molto stravagante. Ma Richard Cleaver, che scrive per una rivista gay giapponese, ha fatto sesso orale parcheggiato in un cespuglio vicino l’antica capitale di Kyoto. Un’anziana signora stava lavorando proprio accanto alla macchina, racconta:
«Mi guardò dritto negli occhi, quando si è alzata per stendersi. Ma la reazione fu appena un’alzata di sopracciglia, come una nonna che ne ha viste di tutti i colori».
L’autore erotico serbo Miodrg Kojadinovic aveva 24 anni e stava recandosi a casa dei suoi sul treno notturno da Belgrado a Sofia, quando un uomo di mezz’età quasi calvo gli saltò addosso. «Non c’erano tende nello scompartimento. Quando ho sentito i passi del controllore, sono venuto» confessa.
Uno scrittore conosciuto nel web con il nome di LTHR EDGE si è invece perso tra le paludi. La prima volta che ha fatto sesso era proprio dietro i bacini artificiali che circondano New Orleans, su una striscia di terra che si stende lungo il Mississippi chiamata the batture. E’ un posto boscoso e paludoso, pieno solo di fango, sporcizia e zanzare. «Ah, che bei ricordi – sospira – Cosa? Il sesso all’aperto non è così insolito? Ma, dico, è sempre New Orleans!…».
Amore nell’ascensore? Non è solo una canzone degli Aerosmith. Bill Brent, editore della fantine erotica Black Sheets, era al telefono della sua società quando un fattorino entrò, si avvicinò alla sua scrivania e gli fece cenno di seguirlo. Entrarono nell’ascensore pieno zeppo di merce da consegnare, e il ragazzo lo fermò tra un piano e l’altro.
Voleva fare sesso anale, «ma in un mezzo di trasporto pubblico, senza lubrificante, gli dissi che non era il caso – dice Brent – Era rozzo e insolente, ma aveva un cazzo magnifico. Perciò gli feci un bel pompino. La paura di essere sorpreso dava al sesso una punta davvero eccitante».
E io? Mi sono dato da fare nelle segrete di un castello dei Crociati in Siria. D’accordo, era più un seminterrato deserto che una segreta, ma il Castello dei Cavalieri era un posto perfetto per menarselo. Non c’era nessuno intorno, a parte un gruppo turistico formato da splendidi marinai russi, e accidenti, non se ne andavano mai. Ma fu tetro, rischioso e assolutamente terrificante.
James Jophnstone, editore della antologia erotica Quickies (letteralmente, “Sveltine”) ricorda un incontro avuto alle 4 del mattino nelle strade di Vancouver:
«Si inginocchiò e mi fece un pompino lì, sull’angolo della strada». D’altra parte, Johnstone dice che col suo ex non ha mai fatto sesso in un posto più esotico del letto.
Ok, non tutti lo fanno su un trapezio che ciondola a venti metri d’altezza. Uno può pure divertirsi semplicemente a farlo a casa sua, a letto, al buio, con le imposte chiuse. E non tutte le più scatenate fantasie pornografiche si basano sulla vita reale. Ma in qualunque posto lo facciate, il nostro augurio è che vi divertiate.
di Simon Shephard – Gay.com UK
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