Un gruppo di giovani musulmani sono ricercati in Ghana per l’omicidio di un gay che è stato lapidato per via del suo orientamento sessuale. L’arresto, però, è reso difficile dalla comunità locale che si rifiuta di collaborare con le autorità. Si sospetta, in oltre, che il gruppo di assassini sia a caccia di un altro gay, ritenuto il compagno della prima vittima, che sarebbe riuscito a sfuggire all’aggressione.
Secondo quanto riporta GayStarNews, l’uomo adesso in fuga vive a Nima, sobborgo islamico di Accra, dove tutti credevano che fosse gay. I problemi sono cominciati quando nel quartiere è andato a vivere un altro omosessuale ed è iniziata a circolare una voce secondo cui tra i due c’era una relazione.
Il funzionario di polizia che conduce le indagini ha dichiarato alla stampa locale che è stato difficile identificare i sospetti della violenza di gruppo. “Queste persone non collaboreranno quando cercheremo di stabilire chi ha ucciso l’uomo e perseguita il partner – ha dichiarato -. Non lo considerano collaborare con le indagini, ma fare la spia. E la comunità non vede di buon occhio le spie”.
L’omosessualità in Ghana è ancora un reato punibile con il carcere fino a tre anni.
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