L’orgia creativa di Gonzalez vince il Milano Film Festival

"Les rencontres d'après minuit" premiato come miglior lungometraggio della neomaggiorenne cinekermesse milanese. Steve McQueen trionfa a Toronto, standing ovation per "Dallas Buyers Club" di Vallée.

L'orgia creativa di Gonzalez vince il Milano Film Festival - cinema festival gay milano 1 - Gay.it
3 min. di lettura
L'orgia creativa di Gonzalez vince il Milano Film Festival - cinema festival gay milano 1 - Gay.it

All’ultimo Festival di Cannes ci aveva sorpreso per la creatività un po’ folle e la bizzarra presenza di un inedito Eric Cantona nei panni di un poeta-stallone coinvolto in un’orgia continuamente procrastinata nell’appartamento di una cameriera gender. Adesso anche l’Italia ha scoperto la cinescheggia impazzita Les rencontres d’après minuit (Gli incontri a tarda notte) di Yann Gonzalez, lungometraggio vincitore del neomaggiorenne Milano Film Festival, conclusosi domenica sera con la cerimonia di premiazione nella Sala Grande del Teatro Strehler.
La giuria composta dal regista e produttore francese Davy Chou, dalla programmatrice della Berlinale Anna Henckel-Donnermarck e dal regista Cosimo Terlizzi è stata letteralmente conquistata da quest’insolita opera citazionista che si colloca tra Robbe-Grillet e Buñuel: “La fiction ha il potere di trasportarci in luoghi mai visti, a noi ignoti – spiega la motivazione -, luoghi che non potremmo nemmeno immaginare. Ma gli artisti sono qui per immaginare questi luoghi per noi. Nella sua pellicola Les rencontres d’après minuit, Yann Gonzalez ci porta in un luogo lontano dalla nostra vita quotidiana, con tramonti di cartone, notti americane e cimiteri costruiti in studio”.

“Ciò che sembra iniziare come un incontro segreto per un’orgia – continuano i giurati – si trasforma in una visione utopica di una potenziale famiglia. La storia è complessa e si sviluppa su diversi livelli, toccando temi quali il dolore, la morte, il trauma, la poesia e la bellezza. Ma il fil rouge che attraversa tutto il film è l’amore. L’amore è un argomento trattato continuamente dal cinema: la ricerca dell’amore, la lotta per l’amore, la perdita dell’amore. Qui, invece, è diverso: si tratta dell’atto di donare amore. Senza chiedere nulla in cambio. Accogliendo ogni ospite senza giudicare e senza volerli cambiare, con tutte le loro ferite e debolezze. Offrendo ascolto, attenzioni e affetto, baci pieni di tenerezza. Questioni come la bellezza, l’età o il genere sono obsolete, nemmeno l’egoismo trova più posto. La lussuria è espressione di vitalità, la sessualità solo un’altra forma di comunicazione. Gonzalez fa scelte coraggiose in materia di estetica e dialoghi, è coraggiosa la trama assurda che sviluppa e la visione che ci presenta. Ha una voce molto speciale. E ci fa di nuovo credere nel magico potere del cinema”.

L'orgia creativa di Gonzalez vince il Milano Film Festival - 12 Years a Slave - Gay.it

L’altro ieri si è concluso anche l’affollato Toronto Film Festival, il cui prestigio internazionale cresce di anno in anno insidiando la pressoché contemporanea Mostra di Venezia. Ha trionfato proprio il titolo che il direttore di quest’ultima, Alberto Barbera, avrebbe voluto con tutte le sue forze: 12 Years a Slave di Steve McQueen, regista del controverso Shame. Si è infatti aggiudicato l’ambito People’s Choice Award 2013, ossia il premio del pubblico (Toronto non ha una competizione ufficiale). Tratto dall’omonima autobiografia di Solomon Northup, racconta la vera storia di un violinista di colore che nel 1841 fu rapito e venduto come schiavo da destinare a una piantagione di cotone in Louisiana. Già si parla di ’12 Years a Slave’ come del favorito ai prossimi Oscar grazie anche a un top cast che pare faccia davvero faville: Chiwetel Ejiofor, Brad Pitt e Michael Fassbender.

Tra i film più applauditi segnaliamo il drammatico Dallas Buyers Club che ha addirittura ottenuto una standing ovation al termine dell’anteprima mondiale. Diretto dal canadese Jean-Marc Vallée, autore dell’apprezzato C.R.A.Z.Y., questo suo nuovo lavoro affronta una tematica che il cinema queer contemporaneo sta colpevolmente trascurando, l’Aids (ma qualcosa sta fortunatamente cambiando: al Festival di Locarno ha vinto tre premi un doc autobiografico d’autore di 164 minuti, ‘Ed ahora? Lembra-me’ ossia ‘E adesso? Ricordatemi’ del portoghese Joaquim Pinto su un anno di terapie effettuate dal regista stesso, affetto da HIV).

L'orgia creativa di Gonzalez vince il Milano Film Festival - Jared Leto in Dallas Buyers Club - Gay.it

Dallas Buyers Club racconta la storia vera dell’elettricista texano Ron Woodroof, interpretato da un impressionante Matthew McConaughey dimagrito di ben 23 chili, che negli anni ’80 scoprì di essere malato di Aids ma non si rassegnò alla ferale diagnosi medica che gli preannunciava un mese di vita: riuscendo a importare medicine illegali dal Messico, riuscì a sopravvivere altri sei anni, fondando il club del titolo diventato simbolo della lotta contro le imposizioni dell’industria farmaceutica americana. In un ruolo secondario troviamo il talentuoso Jared Leto, anch’egli alle prese con una irriconoscibile trasformazione: interpreta infatti la scheletrica trans Rayon che Ron conosce in ospedale e con cui collaborerà nella creazione del ‘Dallas Buyers Club’.
Potremo vederlo in Italia dal 3 gennaio 2014 distribuito dalla Good Films.

Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.

© Riproduzione riservata.

Partecipa alla
discussione

Per inviare un commento devi essere registrato.

Trending

Matteo Salvini annuncia la candidatura di Roberto Vannacci alle Europee il giorno della Liberazione - Matteo Salvini e Roberto Vannacci - Gay.it

Matteo Salvini annuncia la candidatura di Roberto Vannacci alle Europee il giorno della Liberazione

News - Redazione 26.4.24
Simon Porte Jacquemus e Marco Maestri sono diventati genitori di Mia e Sun: "Un sogno diventato realtà" - Simon Porte Jacquemus e Marco Maestri genitori - Gay.it

Simon Porte Jacquemus e Marco Maestri sono diventati genitori di Mia e Sun: “Un sogno diventato realtà”

Culture - Redazione 23.4.24
Mahmood Matteo Salvini

Salvini di nuovo contro Mahmood, la Lega si oppone al premio Rosa Camuna

Musica - Mandalina Di Biase 24.4.24
nava mau baby reindeer

Nava Mau: chi è l’attrice trans* di Baby Reindeer che interpreta il ruolo di Teri

News - Giorgio Romano Arcuri 26.4.24
Giornata della Visibilità Lesbica: perché ricordarla

Giornata della Visibilità Lesbica: perché ricordarla

Culture - Riccardo Conte 26.4.24
meloni orban

Ungheria, condanna del Parlamento Europeo, ma la destra italiana vota contro

News - Redazione Milano 25.4.24

Hai già letto
queste storie?

Resistenza, malattia e vita: abbiamo intervistato Ivonne Capece, a teatro con Thinking Blind - Matteo B Bianchi 2 - Gay.it

Resistenza, malattia e vita: abbiamo intervistato Ivonne Capece, a teatro con Thinking Blind

Culture - Federico Colombo 20.4.24
milano-transfobia-consiglio-comunale

Milano, transfobia in Consiglio Comunale da parte del consigliere Lega Samuele Piscina – LINGUAGGIO FORTE

News - Francesca Di Feo 4.3.24
fashion drama milano, eventi lgbtq

FASHION DRAMA: torna a Milano il queer cabaret più grande d’Italia in occasione della Fashion Week

News - Giorgio Romano Arcuri 20.2.24
Berlino 2024, tutti i film queer in corsa per il Teddy Award 2024 - Teddy Award 2024 film - Gay.it

Berlino 2024, tutti i film queer in corsa per il Teddy Award 2024

Cinema - Federico Boni 22.2.24
Marius Madalin Musat e Jonathan Bazzi

Jonathan Bazzi “Cos’ha Milano di inclusivo e anticlassista?”, aggredito in Porta Venezia con il suo compagno Marius Madalin Musat

News - Redazione Milano 4.1.24
Tutto ciò che mai avremo: Saltburn, la queerness e l’ossessione di classe - Sessp 16 - Gay.it

Tutto ciò che mai avremo: Saltburn, la queerness e l’ossessione di classe

Cinema - Federico Colombo 2.1.24
milano-aggressione-baby-gang-in-diciannove

“Sei trans? Sei gay? Vergognati” a Milano minacce armate e insulti da una baby gang di 19 elementi

News - Francesca Di Feo 22.11.23
Estranei - All of Us Strangers, recensione. Andrew Scott e Paul Mescal nel nuovo meraviglioso film di Andrew Haigh - 003 001 S 02013 - Gay.it

Estranei – All of Us Strangers, recensione. Andrew Scott e Paul Mescal nel nuovo meraviglioso film di Andrew Haigh

Cinema - Federico Boni 30.10.23