Alessio Cicchini, già redattore di Gay.it, è da tempo impegnato nella sua attività di creator nel campo del food, con un focus particolare sullo spreco alimentare e sull’alimentazione plant-based. La sua popolarità digitale è cresciuta intorno al progetto Rucoolaaa, presente sia su TikTok, sia su Instagram.
Sui social Rucoolaaa diffonde idee, spunti, riflessioni e ricette che, in una modalità allegra e godereccia, aiutano a riconnetterci a un’idea di armonia circolare, in sintonia con il pianeta. Pianeta che – per usare le parole dello stesso Cicchini – non governiamo, ma ne facciamo semplicemente parte. Noi umani siamo infatti parte di un sistema organico circolare e ricco di diversità e capacità di adattamento, ma troppo spesso lo dimentichiamo. Soprattutto a tavola, ma non solo.
Il tema del recupero di ciò che viene marginalizzato dal conformismo tradizionale è un concetto che possiamo traslare su questioni assai ampie e di multiforme significato: è questo che a mio avviso rende Rucoolaaa una gioiosa scoperta queer.
Cosa fare con torsoli di mele e culetti di sedano? Le foglie del cavolfiore sono buonissime, ma come cucinarle? Cos’è il re-growing e come possiamo approcciarlo nelle nostre cucine e sui nostri piccoli balconi di città? Su questi e molti altri input che ci aiutano a recuperare un atteggiamento di pensiero e rispetto per la nostra relazione con il cibo e con il pianeta, Alessio condivide sui social rapidi e spiritosi video di suggerimenti e istruzioni. C’è spazio anche per spiritose incursioni personali che raccontano, come la gif di Britney Spears che gira come una trottolina nel mixer con cui Rucoolaaa frulla le sue verdure.
Da poche settimane, per Giunti editore, Rucoolaaa ha presentato un libro che raccoglie suggerimenti e ricette su come recuperare scarti di cucina, troppo spesso marginalizzati dalla nostra abitudine, e renderli nuovamente protagonisti di piatti o nuovi usi. Ne abbiamo parlato con Alessio Cicchini.
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Non possiamo non menzionare il periodo in cui hai lavorato a Gay.it: che ricordi hai?
Ho ricordi bellissimi, era il 2016, l’anno di approvazione delle unioni civili, quindi un anno concitato. Sono felice di vedere che oggi le cose sono cambiate in meglio, siamo cresciuti come comunità.
Poi, cos’hai fatto?
Ho lavorato nel mondo della comunicazione legata al cibo, visto che il cibo è una delle mie grandi passioni da sempre. Ho lavorato per marchi e programmi tv legati al food.
Quando è successo che ti sei messo a tagliare culetti ai sedani?
A un certo punto ho capito che lavorare per altri non mi consentiva di esprimere a pieno la mia idea di cucina pop irriverente e divertente. Avevo la necessità di mostrare al mondo e a me stesso qual era la mia idea – tutta mentale all’epoca! – di cucina.
Secondo te cosa c’è di queer in Rucooola, se c’è?
C’è tanto di queer in Rucoolaaa. Sicuramente la mia persona, io mi mostro per quello che sono senza alcun tipo di filtro, anche a un pubblico molto ampio, che molto spesso non fa parte della nostra comunità. Questo per me è importante. Poi negli scarti alimentari, che sono protagonisti dei miei video sui social e delle mie ricette, vedo un parallelismo con la nostra comunità. Anche gli scarti alimentare sono spesso bistrattati e discriminati e fanno fatica a trovare il loro posto nel mondo, a causa del contesto nel quale vivono, ovvero la tradizione gastronomica che per esempio ti insegna a buttare via alcune cose che in verità possono tranquillamente dar vita a nuovi piatti. In realtà gli scarti, così come le nostre identità, hanno una incredibile meravigliosità che deve solo trovare il modo di esprimersi.
Vorrei aggiungere anche il tema dell’ecologia queer, quell’idea di sentirsi parte dell’ambiente e non governarlo, per me è un leit motiv che guida tutti i miei contenuti, credo che anche questo renda Rucoolaaa qualcosa di queer?
Concordo! Insomma, cosa troviamo nel tuo libro: “Non buttarlo!”
“Non buttarlo!” è una summa di ciò che racconto sui social. Ci sono espedienti geniali, tra ricette fuori dagli schemi e tips di botanica e coltivazione, per utilizzare i cosiddetti scarti alimentari, che io chiamo coooletti, per limitare gli scarti in cucina. Hai fatto per esempio una torta di mele e ti avanzano bucce e torsoli? Sai che puoi aprire il mio libro e troverai il capitolo dedicato alle bucce e ai torsoli delle mele con alcuni modi creativi per utilizzarli in cucina e non buttarli.
Due spunti di delizie natalizie a base vegetale?
Allora, il primo è una ricetta della tradizione abruzzese, l’Abruzzo è la mia regione, che ho appena pubblicato su TikTok: sono “i calcionetti abruzzesi”, che sono dei calzoncini fritti, ripieni di ceci, mosto d’uva cotto, castagne e altre spezie. Sono deliziosi e molto significativi, perché dimostrano che la tradizione gastronomica molto spesso può essere vegetale per natura. Infatti in questa ricetta non si usano latticini o derivati, proprio per tradizione. Un’altra delizia sono le bucce di arancia candite, perfetto regalo antispreco ed economico.
Cosa non butteresti di questo 2023?
Non butterei mai e poi mai la comunità che segue Rucoolaaa e le persone che ho incontrato durante quest’anno in giro per il mondo, alle manifestazioni per il clima, a quelle per i diritti della nostra comunità e delle altre minoranze, vedere così tante persone, spesso molto giovani, così determinate, attente, consapevoli e combattive, con la voglia di far sentire la propria voce, mi ha riempito di gioia e mi ha fatto tornare la speranza nel genere umano.
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