I manifesti di Udine continuano a far discutere. Dopo gli atti valdalici rivendicati da La Destra, contro la campagna si è espresso anche il Partito Democratico. In consiglio comunale, infatti, i consiglieri del partito di Bersani hanno approvato una mozione che definisce provocatoria la campagna ideata da Arcigay in occasione della giornata contro l’omofobia e che ritrae in due manifesti altrettante due famiglie gay che si scambiano un bacio sulle labbra. Sopra le e due coppie lo slogan: "Civiltà, prodotto tipico friulano". Le immagini, è scritto poi nella mozione approvata, sarebbero di turbamento per la cittadinanza.
Arcigay non ci sta e con un comunicato il suo presidente Paolo Patanè definisce la scelta fatta dal PD di Udine "agghiacciante; è fuori dalla Costituzione e squalifica l’intero Partito, collocandolo accanto alle forze più becere e retrive e mostrandolo assolutamente incapace di distinguere tra le norme di diritto civile e quelle di diritto canonico".
Arcigay contro Bersani – Patanè si dice «scandalizzato e
disgustato. Non possono esistere mezze misure di fronte ad una manifestazione di indecenza civile che rende ipocrita e finta qualunque dichiarazione di contrasto alle discriminazioni.
Un bacio delicatissimo è manifestazione di quella affettività che la Costituzione tutela; è espressione di quella cittadinanza europea che si costruisce sulla visibilità della vita e delle dignità delle persone; è simbolo di una positività che nessuno oserebbe contestare se a baciarsi con altrettanto garbo e tenerezza fossero due eterosessuali». «Non accettiamo e non accetteremo in silenzio – continua Patanè – questa censura vergognosa. Il PD di Udine ha oltraggiato senza ritegno la dignità delle persone lgbt di Udine e di tutta Italia, perché ci ha di fatto dichiarato che andiamo bene purchè non ci si veda. Questo, caro Bersani, è scandaloso, scandaloso, scandaloso e pone il tuo partito fuori dall’area progressista di questo Paese e, di più, fuori dalla realtà dell’Unione europea».
Paola Concia – "Agghiacciata" è anche l’espressione usata
dalla deputata del PD Anna Paola Concia. «Definire provocatoria l’immagine di due omosessuali che si baciano – ha spiegato la deputata – è un fatto gravissimo, soprattutto in un momento come questo in cui l’omofobia si manifesta in maniera sempre più frequente, dando quasi una sensazione di impunità. Criticare una campagna contro l’omofobia è pericolosissimo. Trovo inquietante che il Pd si esprima in modo tale da rendere difficile distinguere le sue posizioni da quelle de La Destra che, solo pochi giorni fa, avevano incontrato diffusissima riprovazione». «Come relatrice del progetto di legge contro l’omofobia in discussione alla Camera – ha concluso Concia – e come dirigente del Pd, chiedo pubblicamente al capogruppo Pd e a tutti i consiglieri di Udine di convocare al più presto una riunione, nel corso della quale vorrei poter spiegare, nella massima serenità, perché certe posizioni non sono tollerabili all’interno di un partito che si vuole democratico e riformista».
Oltre ad essere stato oggetto di atti vandalici, pochi giorni fa uno dei manifesti è stato anche modificato con i volti del Sindaco di Udine Furio Honsell, colpevole di aver dato il patrocinio alla campagna, e il presidente del circolo locale di Arcigay Enrico Pizza.
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