Calciatore amatoriale britannico nonché speaker di una radio locale, Richie Anderson ha fatto coming out con i propri compagni di squadra del Coombs Wood Football Club davanti alle telecamere della trasmissione The One Show, sulla BBC.
Un servizio tv in cui Anderson ha confermato i timori legati al coming out in un ambiente storicamente omofobo come il mondo del pallone, se non fosse che qualcosa in questi ultimi anni sia fortunatamente cambiato.
Richie ha incontrato Paul Elliott, rappresentante del comitato consultivo sull’inclusione della Federcalcio (FA), che da tempo lavora al fianco dei club per costruire un ambiente più inclusivo e propenso al coming out dei calciatori.
I due hanno affrontato le politiche attualmente adottate nel Regno Unito per combattere l’omofobia nello sport, con Anderson che ha ammesso di non aver gettato prima la maschera all’interno dello spogliatoio perchè spaventato dal possibile rifiuto dei suoi stessi compagni. Da parte degli altri giocatori, invece, sono arrivati soltanto applausi e pacche sulle spalle.
“I miei amici lo sanno e la mia famiglia lo sa, ma appena sono su un campo da calcio mi sembra sempre di vivere un tabù”. “Perché io e altri calciatori gay stiamo zitti?“, si è domandato Richie prima di riunire i compagni di squadra al termine di una vittoria e svuotare il sacco.
“L’omofobia nel calcio è uno dei problemi che più mi stanno a cuore, e il motivo per cui questo significa molto per me è che sono un calciatore gay, volevo solo essere aperto e onesto con tutti voi“. Dalla paura agli abbracci, il passo è stato breve.
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