Una band molto particolare gli (o le?) Scissor Sisters. Formatasi negli Stati Uniti, a New York, ha poi letteralmente spopolato anche in Inghilterra dove il suo cd ha raggiunto immediatamente i vertici delle classifiche. Il loro nome, molto accattivante ed equivoco, è già tutto un programma. Nonostante i componenti del gruppo siano quattro maschietti ed una femminuccia, invertendo le regole grammaticali del maschile predominante ecco che scelgono, molto ironicamente e sfacciatamente, l’appellativo di sorelle. Scissor (forbici) ha poi un preciso richiamo sessuale e riecheggia la tipica posa di amore lesbico (lasciamo stare i particolari). Hanno comunque affermato, per non creare confusione, che nessuno di loro in realtà è una lesbica!
Piume, lustrini, zeppe e trucco da far invidia al nostro Renato Zero degli esordi, un revival del glam in piena regola. Non è un caso, infatti, che il gruppo è attualmente in tournée in Inghilterra come supporter dei redivivi Duran Duran. L’accoppiata si è dimostrata vincente, almeno dal punto di vista del botteghino, stanno registrando sold out ovunque ed aggiungendo una replica dietro l’altra (se qualcuno è interessato, ed ha la fortuna di trovare i biglietti, l’ultima data sarà il 30 aprile prossimo a Londra, Wembley Arena). In maggio comincerà invece il loro tour negli Stati Uniti ed in Canada. La forza della band sono proprio le esibizioni dal vivo, tanto che alcuni hanno affermato che assistere ad uno show degli Scissor Sisters è un’esperienza che cambia la vita. Pensate che ad un loro spettacolo in un locale inglese, alle 4.30 del mattino, un’ultra-settantenne è salita sul palco dimenandosi sulle note della loro musica: “Se riesci a far salire sul palco una nonna – racconta ridendo Jake – capisci che la cosa funziona!”
Chitarre rock, sintetizzatori dalle atmosfere vagamente anni ’80, le influenze musicali degli Scissor Sisters luccicano di un po’ di Bowie, dei Roxy Music, di Elton John e Giorgio Moroder, riportano al burlesque theatre, alla rock opera ed ai falsetti dei Bee Gees, il tutto unito a testi maliziosi e provocatori. È il tema del sesso, infatti, a padroneggiare nelle canzoni del gruppo. Jake, il leader della band ha dichiarato di aver scoperto la sua naturale attitudine ad esibirsi dopo aver fatto lo spogliarellista: “Sono veramente contento di aver fatto lo spogliarellista! Questo mi ha permesso di non vergognarmi a lasciarmi andare quando sono sul palco; una volta che ti sei levato i vestiti di fronte a centinaia di persone tutto ti viene più facile”.
Il loro primo singolo, “Comfortably Numb”, in circolazione già da parecchi mesi ed accompagnato da un video molto curioso, è una vera e propria cover del brano omonimo dei Pink Floyd e la dice già lunga sul sound del gruppo. Niente di nuovo, questo è vero, ma il disco è veramente ben arrangiato e ben suonato. L’elettronica inserita sapientemente, dove serve, le melodie molto azzeccate, i brani tutti molto orecchiabili e gradevoli. Se il tutto è accompagnato da una grande maestria nell’esibirsi, il risultato diventa spettacolare nel vero senso della parola, questa è la legge dell’entertainment.
A proposito delle loro contaminazioni: ” Non bisogna aver paura di suonare qualsiasi cosa – sottolinea Jake – il pop deve riacquistare spessore e non suonare più come un termine offensivo. Con la nostra musica vogliamo superare le barriere ed essere accessibili a tutti. Avremmo addirittura intenzione di scrivere qualcosa di country …”. Babydaddy puntualizza: “Adoriamo la disco, ma un simpatico mix di influenze diverse ti porta in posti sempre nuovi, e poi, fin dall’inizio ci siamo riproposti di fare le cose alla grande!”.
La loro storia è molto particolare. Le prime scintille creative risalgono a cinque anni fa, quando l’allora diciannovenne eclettico Jake Shears conosce il multi-strumentista virtuoso Babydaddy. Il loro incontro dà vita ad un dance-pop carico di umorismo che prende il nome di Scissor Sisters. È proprio sulla scena newyorkese che il duo iniziale della formazione si incontra con l’artista e performer Ana Matronic, futuro terzo componente a tempo pieno. Ana si definisce “una drag queen intrappolata in un corpo di donna”. L’incontro con l’altrettanto eccentrico Jack avviene ad una festa di Halloween, luogo ideale per due personalità come le loro per esprimersi al meglio. Ana è proprietaria di un locale di cabaret molto underground nel Lower East Side ed invita Jack e Babydaddy ad esibirsi sul suo palco. Il debutto dal vivo è da far risalire alla fine del 2001, e segna l’ingresso nel gruppo di Ana, e di altri due carismatici elementi, Del Marquis alla chitarra e Patrick Seacor alla batteria. Ecco che gli Scissor Sisters sono ora al completo: “Quello che facciamo – affermano – è far sì che le persone liberino le loro fantasie per evadere dal quotidiano e farlo assomigliare ai propri sogni”.
Tra i brani più riusciti dell’album: “Laura”, “Take Your Mama Out”, “Mary” e “Tits on the Radio”. I lustrini non stancano mai… preparatevi, gli Scissor Sisters luccicheranno molto anche nelle classifiche italiane!
di Francesco Belais
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