Come superare l’omofobia? Tutti a lezione da Homer Simpson.
In uno storico episodio andato in onda su Fox (è del 1997!), i Simpson decidono di vendere un cimelio di famiglia per recuperare del denaro: al mercatino dell’usato conoscono così John, che diventa presto un caro amico di famiglia. Un’amicizia che si interrompe non appena Homer scopre che John è gay: il timore è che anche i figli Bart, Lisa e Maggie possano diventare omosessuali.
Barney consiglia a Homer di portare Bart a caccia e di fargli uccidere un cervo per testare le sue capacità di uomo. In assenza di cervi, Bart è chiamato – con un fucile tra le mani – a far fuori le renne, ma il piccolo non se la sente. Capito il pericolo, gli animali accerchiano il bambino e gli altri tre cacciatori: a salvarli da una morte annunciata, però, è proprio John con il suo Babbo Natale Robot.
Homer si rende conto di aver sbagliato: “Hey, noi gli siamo debitori e non voglio che lo chiamiate femminuccia. Quest’uomo è un… finocchio! No, aspetta, ambiguo, diversamente ambiguo”. In macchina, poi, si rivolge così al figlio: “Sai, Bart, forse è la mia commozione cerebrale che parla ma qualunque sia il modo in cui tu decida di vivere la tua vita per me va più che bene”.
I produttori e autori dei Simpson hanno sempre manifestato pieno supporto alla comunità LGBT, a cominciare dal personaggio di Waylon Smithers (uno tra i primi gay di un cartone animato pop). Lo studioso tedesco Erwin, nel saggio Behind the Gay Jokes: Homosexuality in the Simpsons, ha scritto: “Trattano l’omosessualità come un fenomeno assolutamente normale all’interno di un media, la tv, che solitamente è assai ostile”. Oltre 70 personaggi e oltre 500 scene a tema LGBT nel corso degli anni: lo stesso Homer, poi, ha baciato 50 volte sulla bocca un altro uomo. Un intero episodio, infine, è dedicato al matrimonio egualitario (There’s something about marriage), legalizzato per incrementare il turismo: era il 2005.
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