16 anni fa, era il 2007, Zack Snyder adattava 300, omonimo fumetto di Frank Miller, in grado di lanciare Gerard Butler e incassare in tutto il mondo 456.068.181 dollari. Nel 2014 è poi uscito 300 – L’alba di un impero di Noam Murro, ispirato in parte al romanzo grafico Xerxes, ma ora Snyder è pronto a tornare a casa.
Il regista di Watchmen ha rimesso mano a Blood and Ashes, sceneggiatura da lui firmata inizialmente proposta a Warner Bros. come terzo e ultimo capitolo di 300 e un tempo cestinata. La pellicola è un sequel diretto dei due precedenti 300 e ruota attorno alla storia d’amore tra Alessandro Magno e il suo secondo in comando, Haphaestion. Un’epopea bellica nell’antica Grecia che è anche un’opera queer.
Dopo il flop di Justice League la Warner accompagnò alla porta Snyder, pur avendo apprezzato lo script di Blood and Ashes, co-firmato da Kurt Johnstad. Lo stesso regista ha ora rivelato di aver riottenuto i diritti del suo script, che ora potrà essere riproposto altrove, ad altri studios interessati.
“Abbiamo riavuto i diritti e quindi possiamo realizzarlo se vogliamo“, ha precisato Snyder all’Hollywood Reporter. “Non so quale sia il mercato per un film incredibilmente omoerotico, super violento e super sessuale. Ma forse è perfetto“.
300 era il racconto dell’antica battaglia delle Termopili, lo scontro titanico nel quale re Leonida e trecento spartani combatterono fino alla morte contro Serse e il suo imponente esercito persiano. 300 – L’alba di un impero vedeva invece Temistocle combattere contro l’imponente invasione da parte delle forze Persiane, guidate dall’uomo divenuto dio, Serse, e da Artemisia, il vendicativo comandante della marina persiana. 300 – Blood and Ashes sarà un qualcosa di decisamente diverso, nella speranza che qualcuno (Netflix?) decisa di investirci sopra un centinaio di milioni di dollari.
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