Treviso Pride: patrocinio del Comune, ma multe a chi esagera

La Giunta Comunale di Treviso ha concesso il patrocinio ma a condizioni decisamente umilianti

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2 min. di lettura

Ne avevamo già parlato nei giorni scorsi a proposito del Treviso Pride, definendolo come quello “più ostacolato d’Italia”. Giovedì scorso, però, la giunta comunale di Treviso ha concesso il patrocinio alla manifestazione, compresa la sfilata in programma il 18 giugno. È stata una decisione all’unanimità, risultato ottenuto grazie al lavoro di mediazione portato avanti dal Sindaco Giovanni Manildo (Partito Democratico) e dal vicesindaco Roberto Grigoletto, ispiratore del “preambolo” che ha messo tutti d’accordo, visto che la maggioranza di centro-sinistra con alcune liste civiche era spaccata. Ma è un sì pieno di paletti, dal sapore decisamente umiliante e che lascia molte perplessità, soprattutto perché condito da un avvertimento che a molti suona come una stonatura inaccettabile: se durante la sfilata dovessero esserci “esagerazioni” il Comune sarà pronto a fare multe.

Il Sindaco di Treviso Giovanni Manildo (PD)
Il Sindaco di Treviso Giovanni Manildo (PD)

“Ringrazio la giunta e la maggioranza per l’ottimo lavoro svolto – ha dichiarato il Sindaco Giovanni Manildo – abbiamo concesso all’unanimità il patrocinio all’Onda Pride 2016 perché coerente con il quadro dei valori costituzionali che devono guidare e “giudicare” la nostra convivenza. Il corteo dovrà svolgersi però secondo i valori del rispetto, della sobrietà e della continenza dei modi di espressione, lontano quindi dall’utilizzo di provocazioni verbali e comportamenti irrispettosi che l’amministrazione sarà chiamata a sanzionare».

Gli organizzatori del Treviso Pride 2016
Gli organizzatori del Treviso Pride 2016

Così Antonio Monda del Comitato Organizzatore del Treviso Pride a proposito della assai discutibile decisione del Comune di Treviso: “Accogliamo come una notizia positiva la concessione del patrocinio. Certo resta la perplessità di fronte alle parole che fanno riferimento a eccessi e sanzioni. Sarebbe opportuno capire cosa si intende per “eccessi” e quali sono i criteri per stabilire le sanzioni. Si manifesta nel rispetto della legge conformemente alle libertà sancite dalla nostra Costituzione.”

Quanto al tracciato del corteo del 18 giugno,  questo è stato già sottoposto alla Questura per l’autorizzazione. Si partirà dalla stazione ferroviaria, per toccare tutte le principali piazza della città, ed arrivare a piazzale Burchiellati. “Anche piazza Duomo? E’ una piazza importante – ha sottolineato Antonio Monda, del Comitato organizzatore, ad un quotidiano locale -perché escluderla? In ogni caso siamo pronti a discutere eventuali modifiche con le autorità per arrecare il minor disagio possibile alla città e salvaguardare le esigenze di mobilità e parcheggio”.

 

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Pierangelo Bucci 19.4.16 - 9:00

Ma allestiranno anche una camera ardente nel programma del Pride o ci si limiterà solo al corteo funebre? Poi per carità...il corteo funebre, sempre per non recare disagio, si potrà pure farlo sfilare in zona industriale: tanto la maggior parte delle aziende il sabato non lavora! Se questo è l'orgoglio, figuriamoci la vergogna...

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Guido Fantasticini 18.4.16 - 18:56

I ragazzi del Comitato Pride, comunque, non hanno ricevuto neanche un euro dal Comune... Aiutiamoli tutti con questo crowd-funding. Io ho messo 10 euro. https://www.produzionidalbasso.com/project/treviso-pride-2016/

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