Agguato all’organizzatore del Treviso Pride: accerchiato e preso a pugni da 15 omofobi

Un inquietante episodio alla fine del Pride di Treviso. Insulti e cinghiate nell'indifferenza dei presenti. Ecco i fatti.

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Il coraggio degli omofobi. 15 ragazzi, appena conclusasi la festa del Treviso Pride, hanno accerchiato, insultato e colpito con calci e pugni Simone Carnielli, uno degli organizzatori della manifestazione. Un episodio vergognoso che purtroppo sorprende sì, ma fino a un certo punto, dato il clima di profonda ostilità in cui hanno dovuto muoversi i membri della comunità LGBTQI per l’organizzazione del Pride (qui, tra insulti anonimi e minacce fasciste il resoconto dei fatti precedenti al Pride di quest’anno).

Sabato notte, poco dopo l’una, in piazzale Burchiellati, Simone stava ripulendo insieme a una collega del Comitato Organizzatore la piazza in cui si era svolta la festa, mentre i partecipanti si erano spostati a festeggiare in un locale della Fonderia. Simone racconta di essere stato sorpreso da una quindicina di ragazzi, tutti maschi, che hanno iniziato a insultarlo con frasi omofobe. Simone ha allora tentato di allontanarsi ma il branco lo ha accerchiato, ha iniziato a spintonarlo, poi l’hanno buttato a terra e hanno preso a colpirlo con schiaffi, calci e pugni. Un testimone che ha assistito alla scena dichiara di aver sentito che Simone veniva bersagliato con insulti tipo “frocio di merda” ed altri frasi molto volgari.

Pare che addirittura, non contento, uno del gruppo, ubriaco, si sia addirittura sfilato la cintura dai pantaloni per provare a infierire ulteriormente: ha provato a rincorrere Simone per prenderlo a cinghiate ma è stato fermato dagli stessi amici. “Pulivo con Elena, a un certo punto sono sopraggiunti questi ragazzi, erano una quindicina, urlavano insulti a sfondo omofobico. – ha dichiarato la vittima – Mi hanno anche picchiato, fortunatamente non hanno colpito punti vitali, ma poi sono caduto.”

La ragazza che era con Simone ha chiamato la polizia che è arrivata dopo pochi minuti, ma la spedizione punitiva si era già conclusa e il gruppo dileguato, facendo perdere le proprie tracce. Sempre uno dei testimoni ha detto: “Ciò che mi ha impressionato, in modo negativo, è stato il fatto che nessuno degli avventori dei locali della zona sia intervenuto in soccorso di quell’uomo”.

Simone, comprensibilmente sotto shock, è stato accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale Cà Foncello. Poi ha presentato denuncia contro ignoti ed ora la polizia è al lavoro per cercare di identificare i responsabili. “Resta l’amarezza per il brutto episodio di stampo omofobo a margine di una giornata di festa” (clicca qui per le foto della parata), ha sottolineato Antonio Monda, presidente del Comitato organizzatore Treviso Pride, “ma siamo sicuri che la polizia identificherà presto i responsabili”.

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