House of the Dragon, vibrazioni queer con la prima puntata dello spin-off di Game of Thrones

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Tre anni dopo l’ultimo episodio di Il Trono di Spade, HBO e Sky hanno mandato in onda la prima puntata di House of the Dragon, prequel dedicato alle vicende della casata Targaryen. Pilot attesissimo da milioni di fan in tutto il mondo, per una serie spin-off tratta da “Fuoco e Sangue” di George R.R. Martin, co-creatore e fra i produttori esecutivi.

House of the Dragon è ambientata 200 anni prima degli eventi citati nella serie madre e da subito ha diffuso ampie ‘vibrazioni queer’ nel corso del primo episodio andato in onda nella notte. Merito soprattutto di Milly Alcock, che interpreta la principessa Rhaenyra, e Emily Carey, nei panni di Lady Alicent, sua matrigna. L’alchimia tra i due personaggi ha suscitato interesse social, facendo ipotizzare chissà quale amore.

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Olivia Cooke, che interpreta Alicent Hightower da adulta, sembra essere d’accordo sull’intensa atmosfera tra le giovane Rhaenyra e Alicent. In un’intervista con ET, ha rivelato: “Le versioni più giovani sono innamorate, si amano così tanto… C’è possessività e passione”. Anticipazioni presto esplose sin dal primo episodio.

House of the Dragon si concentra su un noto evento nella storia di Westeros, la cosiddetta “Danza dei Draghi”, battaglia per la successione al Trono di Spade. Quando re Viserys I (Paddy Considine) tenta di nominare sua erede la giovane figlia, la principessa Rhaenyra (Milly Alcock da giovanissima, Emma D’Arcy da adulta), scatena il dissenso a corte e dà origine a una sanguinosa guerra civile: i tradizionalisti non sono pronti a vedere una donna salire sul Trono di Spade, preferendogli il fratello minore del re, il Principe Daemon Targaryen (Matt Smith), guerriero senza pari ma impulsivo e inaffidabile.

Il 29 settembre il primo episodio doppiato in italiano andrà in onda su Sky Atlantic. Da stanotte è invece disponibile in lingua originale con i sottotitoli.

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