Si è spento a soli 47 anni Ari Gold, cantante, dj, producer apertamente gay, amatissimo dalla comunità queer d’America. Gold ha perso la sua personale battaglia contro la leucemia. Inizalmente corista per Diana Ross, Ari si lancia nel mondo della musica da solista nel 2000, con l’uscita del suo primo disco, trainato dal singolo “Wave of you“, in cui omaggia il fotografo gay Herb Ritts attraverso il video ufficiale. Attore nel film Groove, pochi anni dopo pubblica Space under Sun e fa il botto. Tra i suoi successi “See Through Me” e “Where the Music Takes You”, oltre ad aver aperto i concerti di Chaka Khan e collaborato con Cyndi Lauper e Boy George.
Gli amici l’hanno descritto come un produttore ambizioso e coraggioso, che ha aperto la strada a futuri talenti queer, cantando l’amore per lo stesso sesso nelle discoteche di Manhattan prima che altri lo seguissero. Ari Gold era un “uomo adorabile e gentile“, ha scritto sui social RuPaul, suo “mentore“.
Si erano incontrati per la prima volta nel 2002 e da allora sono rimasti amici intimi, con Gold apparso anche in Starrbooty, film trainato proprio da RuPaul, che gli aveva parlato solo pochi giorni prima della sua morte. “Non è fantastico Dio, Ru?“, gli aveva chiesto Gold al telefono.
Anche Laverne Cox ha voluto rendere omaggio a Gold su Instagram. “Tante persone sono andate e venute dalla mia vita negli ultimi 25 anni, ma tu sei sempre stato una costante. Man mano che sono cresciuta ed evoluta, tu ti sei evoluto con me”. “Il viaggio spirituale che abbiamo entrambi intrapreso ha chiarito perché siamo rimasti l’uno nella vita dell’altra per così tanto tempo. Sono così completamente devastata che tu te ne sia andato. Ma so che veglierai su di me come hai sempre fatto.”
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