Una domenica pomeriggio da ricordare. Al 95esimo minuto di una partita che si credeva conclusa, il Benevento ha infatti acciuffato il suo primo storico punto in Serie A dopo 14 sconfitte consecutive (record) grazie al 26enne Alberto Brignoli.
Nulla di apparentemente clamoroso, se non fosse che Brignoli sia il portiere della squadra campana.
Salito in area avversaria per tentare il tutto per tutto con un ultimo calcio di punizione, Alberto è riuscito a spizzare di testa la palla della disperazione, battendo in tuffo il collega Gigio Donnarumma. Stadio in delirio, compagni di squadra increduli, milanisti sbigottiti e social impazziti.
Era da 16 anni, ovvero dal goal segnato da Massimo Taibi il 1° aprile del 2001 con la maglia della Reggina contro l’Udinese, che un numero 1 non riusciva nell’impresa di entrare nel tabellino dei marcatori. Brignoli, 187 cm per 74 kg e ben 18 reti prese in 8 gare giocate quest’anno con il Benevento, è così entrato nel ristretto cerchio dei portieri goleador della Serie A. Insieme a lui nomi come Michelangelo Rampulla, Antonio Rigamonti, Lucidio Sentimenti.
Esordiente in Serie A con la Sampdoria e al Benevento perché in prestito dalla Juventus, il calciatore del giorno si è detto incredulo a fine partita.
“Dalla panchina sentivo: sali, sali. Eravamo sotto 2-1, non c’era più nulla da perdere: ho chiuso gli occhi e sono andato a saltare. Ho fatto un tuffo da portiere non da attaccante“.
Un tuffo alla Aldo di Tre Uomini e una Gamba, secondo gli implacabili social, vincente e storico.
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