Conclusa la felicissima esperienza Pose, Indya Moore, 26enne modella e attrice transgender, prenderà parte all’atteso sequel di Aquaman, ancora una volta diretto da James Wan. Moore, Jani Zhao e Vincent Regan sono le novità dell’ultima ora, con Indya chiamata ad interpretare Karshon, personaggio DC spesso visto nei fumetti negli abiti del villain in Lanterna Verde. Nato come squalo, Karshon diventa telepatico e intelligentissimo causa forte esposizione alle radiazioni.
Via Instagram, l’attrice ha celebrato la lieta notizia: “Molto eccitata, così grata. Grazie per avermi accolto, DC Comics”. Il primo Aquaman, uscito in sala nel 2018, ha incassato 1,148 miliardi di dollari al box office internazionale. Aquaman and the Lost Kingdom uscirà in sala il 16 dicembre del 2022. Nata nel Bronx, Moore è diventata famosa grazie al personaggio di Angel Evangelista nella serie televisiva di FX, Pose. All’età di 14 anni appena ha lasciato la famiglia causa transfobia, per poi iniziare la carriera da modella a 15 anni. Nel dicembre del 2018 Indya ha fatto inoltre coming out come poliamorista. In questi giorni è sbarcata nelle sale d’Italia grazie all’horror Escape Room 2 – Gioco mortale.
Nel weekend l’attrice ha pubblicato uno scatto social senza veli, per ricordare la bisbisnonna, che poco più di 100 anni fa emigrò dall’Inghilterra alla Repubblica Dominicana. “Portava con sé il suo cognome “Moore”, ha scritto Indya. “Tradizionalmente i nostri cognomi vengono tramandati dai padri, ma la mia bisbisnonna proteggeva il suo e lo tramandava ai suoi figli. Oggi, il mio cognome “Moore” è la prova del suo viaggio, della sua esperienza, dei suoi sogni, della sua sopravvivenza, della sua eredità, della sua leadership, del suo potere, della sua autonomia e della sua esistenza. I miei antenati erano ambiziosi e credevano così ferocemente nelle possibilità e lo vedo in me stessa perché sono curiosa, aperta. Oggi sono atterrata in Inghilterra ed è la prima volta che cammino in terra inglese. Chissà se sono la prima dei figli della mia bisbisnonna a tornare qui. Antenato, sorridimi”. Successivamente, Indya ha motivato il perché di quello scatto senza veli, rivendicandone la forza. “ Non ho bisogno di indossare vestiti o di mostrarmi in quel modo per essere immaginata o fantasticata nella mia nudità. Gran parte della nostra cultura non è solo razzista, transfobica, grassofobica, ecc. è anche ironicamente sessualizzata. Forse non è il corpo nudo dell’altra persona che è inappropriato, forse è il pensiero di chi lo guarda. Nel mio lavoro migliore sono nuda. Sto sfidando il mio pubblico ad andare più in profondità, immaginami sotto la mia pelle. Niente è superficiale. Buona giornata“. ️
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