Antonella Boralevi da La Stampa si sofferma a riflettere su Elly Schlein, 35enne candidata alle elezioni regionali in Emilia Romagna e da qualche giorno nominata come vice presidente della Regione, capitanata da Stefano Bonaccini. Ma la Boralevi non parla del ruolo ottenuto, bensì sulla sua dichiarazione dell’altra sera, in cui aveva affermato di aver amato sia uomini che donne e di avere ora una relazione con una ragazza.
Ma questa, secondo la scrittrice e presentatrice televisiva, non è una dichiarazione, ma “una conversazione, assolutamente normale, che racconta qualcosa che appartiene alla nostra società adesso“. Spiega subito il punto, arrivando a citare uno studio, in cui si è rilevato che 1 ragazzo su 3 e a 1 ragazza su 6 si sono identificati come bisessuali.
Ma cosa significa questo, secondo Antonella Boralevi? Solitudine.
La bisessualità è solitudine. Il concetto di Antonella Boralevi
In due minuti, la Boralevi spiega che essere gay o bisessuali significa soffrire di solitudine, e che per il fatto di essere soli ci si attacca a chiunque.
Io credo che racconti bene il sentimento profondo che abita in questo momento storico. la nostra società. Noi soffriamo di solitudine. Viviamo in una società iperconnessa, pieni di amici di Facebook, passando da un aperitivo a un’uscita con gli amici, ma ci sentiamo soli. E questo nostro sentirci soli ci apre l’anima. E ce la apre nei confronti di un altro, permettendoci di entrare in contatto e in sintonia con lui, e innamorarci di lui, indipendentemente dal suo genere. Non solo, ma ci permette di passare da una relazione ad un’altra in funzione del contenuto della relazione e non del genere della persona che incarna.
Questo è l’amore contemporaneo.
Forse, quello che non comprende la scrittrice, è che questo non è amore contemporaneo. Ma amore. Punto e basta. Essere gay non significa essere soli, così come non significa che un ragazzo omosessuale va con il primo che incontra solo per non essere solo.
Ma questo sembra essere il pensiero predominante, in un Italia dove lo stereotipo è impossibile da eliminare.
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A proposito dei " I rapporti , oggi sono mordi e fuggi..." Non dimenticare che fino al 1958 , in Italia , c'erano le Case di Tolleranza : quindi il mordi e fuggi istituzionalizzato ( ed a pagamento). Non mi pare che il sesso sia cambiato dai tempi di Adamo ed Eva.
io penso che sia il libertinaggio sessuale a portare alla solitudine e non il contrario.i rapporti oggi sono mordi e fuggi. non ci si unisce con una persona ma con un corpo , a volte solo con un pene o una vagina. siano essi gay o etero.
Sommessamente , a mia esperienza personale , direi il contrario : ci si isola quando l'attrazione verso una persona dello stesso sesso viene stigmatizzata o , peggio , derisa . Mi riferisco a qualche anno fa ; oggi tra legislazioni che aprono al matrimonio omosessuale e coming out ( siano benedetti ! ) di personaggi pubblici la situazione è tanto migliorata soprattutto per quegli adolescenti che pensano d'essere i soli al mondo .