Il sito Spartacus Gay Travel ogni anno pubblica la lista dei paesi gay-friendly, producendo una classifica dal più aperto a quello più conservatore. Vengono presi in esame in tutto 197 Paesi gay-friendly, dando ad ognuno un punteggio diverso in base a tre scaglioni, che messi assieme danno appunto la posizione nella lista. La lista viene consultata dai turisti, al momento di scegliere la prossima destinazione. E’ quindi considerato un aiuto per capire quanto la comunità LGBT sia apprezzata nel Paese scelto.
L’Italia, tra i paesi gay-friendly, si trova al 41° posto. Alla stessa posizione, si trovano anche il Nepal, Taiwan, la Bolivia, l’Ecuador e il Mozambico. La lista non viene manipolata in base a giudizi personali, ma seguendo i report pubblicati da Human Rights Watch e Free & Equal, la campagna dei diritti delle Nazioni Unite. In tutti, si tengono conto di 14 temi, divisi in tre macro categorie. La lista completa è disponibile a questo link.
Le categorie per la classifica dei Paesi gay-friendly
Ci sono tre macro categorie, che riguardano diversi aspetti.
- La prima riguarda il campo dei diritti, relativi alle persone trans, se esiste una legge per il matrimonio egualitario o unioni civili, età del consenso e leggi anti-discriminazione.
- La seconda categoria guarda invece all’influenza della religione nel Paese, la presenza di leggi “anti-gay” o che criminalizza l’omosessualità, restrizioni di accesso alle cure per persone sieropositive, società ostile e impossibilità di organizzare un pride.
- La terza categoria riguarda invece tre aspetti: gli omicidi a sfondo omofobo, le aggressione e le sentenze di un tribunale (se condanna o meno il movente omofobo).
Dalla posizione 68 (detenuta dal Kosovo) si parte dal punteggio totale di zero, andando ad aumentare nelle posizioni più alte. Si incrociano gli Stati Uniti alla posizione 47 (punteggio 2), arrivando all’Italia alla posizione 41 (3 punti), passando per il Sud Africa alla 28esima posizione. La Germania sprofonda invece al 23esimo posto, perdendo ben 20 posizioni in un anno. A provocare il crollo, l’aumento delle aggressioni a fondo omofobo che si sono verificate. E’ la stessa cosa per la Francia e per l’Italia. In altre Paesi, la presenza di una politica a maggioranza conservatrice ha limitato i diritti alla comunità LGBT, come capitato in Brasile.
Primi e ultimi posti
Al primo posto, ci sono il Canada, la Svezia e il Portogallo, con 10 punti totali. Fanalino di coda, con un punteggio di -14, Arabia Saudita e Iran, la Somalia a -15.
In ultima posizione ovviamente la Cecenia, al 197esimo posto, con un punteggio di -16.
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