Negli ultimi tempi, il Partito Repubblicano sembra non dimostrare particolari preoccupazioni per la presenza di esponenti neonazisti nelle proprie fila.
Lo stesso Donald Trump non nasconde la propria affinità con figure che sostengono apertamente la supremazia bianca e l’antisemitismo, incluso lo youtuber Nick Fuentes, negazionista dell’Olocausto noto per le sue posizioni estremamente bigotte, che l’ex presidente aveva invitato a cena poco meno di un anno fa.
Appare quindi innegabile che l’ala conservatrice del panorama politico americano non percepisca più la necessità di distanziarsi dalla supremazia bianca o, in termini più estremi, dal nazismo, come avrebbe forse fatto in passato, prima che il movimento trumpiano MAGA – Make America Great Again – assorbisse completamente il Partito Repubblicano.
Questa sorta di accettazione, sia tacita che esplicita, del nazionalismo etnico da parte del partito ha portato all’emergere di una nuova generazione di candidati per cariche elettive, caratterizzati da posizioni sempre più radicali.
Tra questi, Lori Kauffman, repubblicana in corsa per rappresentare il primo distretto del Suffolk di Boston nel Comitato di Stato repubblicano, la quale incarna perfettamente questa tendenza verso l’estremismo.
Dichiaratamente omofoba, transfobica, antisemita e simpatizzante di Adolf Hitler, in molti si sono chiesti se Kauffman non fosse in realtà un semplice troll da social network. Ma a quanto pare, talvolta la realtà supera la fantasia.
“Non dimenticare che probabilmente verrò eletta alla carica il 5 marzo” – scrive su X – “Gli obiettivi a lungo termine sono: vietare il matrimonio tra persone dello stesso sesso (non avrebbe mai dovuto essere legalizzato e rendere illegali le [persone] trans. Sì, illegali. Ed esilierò anche tutti gli ebrei”.
Complici anche le nuove politiche di moderazione a maglie larghe di X, è proprio qui che la repubblicana predilige diffondere i propri assurdi ideali – senza alcun filtro e senza rimorso: marcato antisemitismo, posizioni ostili nei confronti della comunità transgender, e un’apparente ammirazione per Adolf Hitler e la pop star Kanye West, il quale ha pubblicamente espresso posizioni antisemite.
Tra i post più controversi, un meme condiviso recentemente che recita: “Ehi, Hitler? Questo è il 2024 e chiediamo il tuo aiuto”.
Cresciuta in una famiglia di fede ebraica e convertita successivamente al cristianesimo, Kauffman descrive la comunità ebraica come un “covo di depravati intenzionati ad instaurare un Nuovo Ordine Mondiale” e “colpevoli di aver inventato e diffuso il vaccino contro il Covid-19 che le avrebbe causato un cancro al cervello”.
Tuttavia, benché le posizioni di Kauffman possano sembrare estreme, potrebbe essere utile richiamare l’attenzione sulle recenti dichiarazioni rilasciate da figure di ben più alto profilo all’interno del Partito Repubblicano.
Una riflessione necessaria alla luce delle posizioni espresse a livello internazionale e nazionale, che sollevano preoccupazioni riguardo al rispetto dei diritti umani e alla promozione di politiche discriminatorie negli stati a maggioranza repubblicana – a meno da un anno dalle presidenziali.
L‘Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) ha infatti recentemente preso posizione contro le leggi anti-LGBTQIA+ promulgate in Florida, Texas, Carolina del Nord e Ohio sostenendo che tali misure violano gli accordi internazionali sui diritti umani.
Tra le figure politiche che hanno suscitato maggior controversia vi è naturalmente Ron DeSantis, governatore della Florida ed ex avversario di Donald Trump alle primarie Repubblicane, fautore della controversa legge contro le esibizioni drag.
Ulteriori commenti provocatori provengono da Mike Johnson, recentemente eletto speaker della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, il quale ha attribuito la caduta dell’impero romano agli omosessuali ed ha dichiarato di voler “bandire il sesso gay” in un delirio ultrareligioso che non gli ha impedito però di ricoprire una carica cruciale all’interno del sistema politico statunitense.
Infine, la figura di Tim Walberg – membro della Camera dei Rappresentanti per lo stato del Michigan – emerge nell’ambito di un’altra controversia, a seguito della sua posizione favorevole verso la draconiana legge ugandese “Kill the Gays”.
Insomma, il Partito Repubblicano sembra intraprendere un netto distacco dall’immagine di Donald Trump che nel 2016 si proclamava “amico della comunità LGBTQIA+”, dal momento che, attualmente, atteggiamenti omofobi, razzisti e antisemiti non appaiano costituire più barriere invalicabili per l’accesso a cariche di governo – anzi.
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Non ho più voglia di vedere questo mondo, è troppo anche per me che ho sempre rispettato tutti!!!!