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Una notte in discoteca finita in ambulanza, con il naso rotto e gli occhi pesti. Venerdì scorso a Torino, all’interno della discoteca Whitemoon, una 20enne va in bagno con il proprio fidanzato. Sono una coppia, si tengono per mano e c’è una fila enorme, al termine del concerto di Lazza. Quando la giovane entra nella toilette delle donne trova tre ragazzi, che dal niente offendono il suo compagno, con insulti omofobi. La ragazza reagisce, indossando gli abiti di un’alleata che non ci sta a sopportare l’omofobia, anche quando è indirizzata a persone eterosessuali.
“Secondo me avevano capito che eravamo una coppia, eravamo arrivati per mano, ma lui ha i capelli un po’ lunghi e certi tratti un po’ femminili, si saranno attaccati a quello per insultarlo”, confessa a LaRepubblica. “In ogni caso il mio fidanzato mi diceva di lasciar perdere, di stare zitta, ma io sono un po’ una testa calda e non mi andava. Saremo andati avanti così per un paio di minuti, ma non era stata una lite accesa, solo un battibecco”.
Poi improvvisamente, uno dei tre ragazzi le sferra un pugno in pieno volto. “Sono caduta ma per fortuna non ho perso i sensi. Ho visto il mio fidanzato che è subito corso dietro a quello che mi aveva picchiato. Gli ha strappato anche la maglietta, ma l’altro è riuscito a divincolarsi dando pugni di qua e di là ed è sfuggito anche ai buttafuori”.
Una volta fuori dalla discoteca, la 20enne è finita al CTO, con naso rotto e 10 giorni di prognosi. “Nel frattempo ho sporto denuncia ai carabinieri e il mio ragazzo ha dato una descrizione accuratissima delle persone coinvolte da cui è stato fatto un identikit. E spero di riconoscerlo dalle foto della serata che saranno pubblicate sui social”, ha sottolineato la ragazza, che ha diffuso su TikTok l’immagine del suo volto tumefatto, chiedendo aiuto a chiunque fosse presente quella sera.
“Non cerco vendetta, ma non possono avvenire cose del genere. Ci dovrebbe essere anche più sorveglianza quando ci sono serate così affollate. Non voglio che sia una caccia alle streghe, ma vorrei che si trovasse chi mi ha ridotto così”.
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